A volte succede che non ci si capisce. Può essere normale. Ma le ferite che allontanano si fanno sempre più profonde e quando i solchi si fanno troppo profondi rimane come un silenzio di incomprensione. Può essere che questo succeda in una relazione educativa, può essere che succeda in famiglia e magari anche nella chiesa. Sono grandi a volte i silenzi di incomprensione. Quando succede non si ha molta voglia di rilanciare una relazione. Eppure tutte le parti in causa sembrano aver ragione. Dove voglio arrivare con questo strampalato ragionamento? Voglio solo dire che ci sono questi silenzi di incomprensione, che fanno male a tutti e che non si sa bene come affrontarli. A volte rimangono lì nascosti per tanto tempo. A volte sono dei silenzi così assordanti che alla fine esplodono in rancori. In genere sono silenzi che ci impediscono l’incontro e niente di più. ne porto anche io tanti nel cuore di questi silenzi di incomprensione. Lì tengo nascosti in un angolo della mia vita. vorrei affrontarli, ma ho paura di farmi male e di far troppo male e allora lascio tutto nel silenzio punto e basta. ieri guardavo da lontano chi insegnava a potare le piante. Possibile mi chiedevo che le nostre belle piante non dicano niente di fronte ad una potatura? Possibile che rimangano in un silenzio di incomprensione totale. Il buon potatore mi direbbe che tutta questa potatura è per il bene della pianta. È vero, ma vorrei sapere il punto di vista della pianta di fronte a quelle potature. Non è che magari dice lasciatemi crescere libera? Lasciatemi lanciare i miei rami dove voglio. L’incomprensione che si traduce poi in un silenzio è quasi sempre legata alla libertà di una parte di scegliere di giocare la propria vita come vuole e dall’altra parte alla delusione di chi vede tradita un aspettativa. E qui nascono i silenzi, qui nascono le fatiche, qui nascono i rancori. Credo che la pianta dovrebbe avere il coraggio di lanciare un segnale quando si vede “potata”. Credo che tutti dovremmo lanciare un segnale quando le nostre libertà, le nostre aspettative vengono come disattese. Non vale la pena rimanere in un silenzio di incomprensione. Vale pena di aprire il cuore ad un ascolto silenzioso. Ascoltare la pianta prima di potarla è necessario, altrimenti diventa un puro gesto meccanico e non una vera cura. Ascoltare la libertà dell’altro permette di non cadere in un silenzio di incomprensione.
Il silenzio così come la parola ha le sue origini ed i suoi effetti… Ci sono silenzi che permettono vero ascolto dell’A/altro, conoscenza di sé stessi, paziente attesa e che arricchiscono altri che sono a volte incomprensioni, inspiegabili distanze che deprivano…perché rischiano di privare la relazione di un aspetto fondamentale: l’autenticità!! Che il silenzio permetta il rifiorire di relazioni vere nella nostra vita e ci aiuti a crescere nell’ascolto delle parole di vita, le Sue. Si vedranno così nuovi gesti di amore tra noi.
Difficile il vero silenzio… e il silenzio autentico…. Sia nelle cose avverse, sia in quelle serene ove il silenzio diventa gratitudine o grido.