sabato 9 dicembre

di | 8 Dicembre 2022

apocalisse 21,9-14

Poi venne uno dei sette angeli, che hanno le sette coppe piene degli ultimi sette flagelli, e mi parlò: “Vieni, ti mostrerò la promessa sposa, la sposa dell’Agnello”. 10L’angelo mi trasportò in spirito su di un monte grande e alto, e mi mostrò la città santa, Gerusalemme, che scende dal cielo, da Dio, risplendente della gloria di Dio. 11Il suo splendore è simile a quello di una gemma preziosissima, come pietra di diaspro cristallino. È cinta da grandi e alte mura con dodici porte: sopra queste porte stanno dodici angeli e nomi scritti, i nomi delle dodici tribù dei figli d’Israele. 13A oriente tre porte, a settentrione tre porte, a mezzogiorno tre porte e a occidente tre porte. 14Le mura della città poggiano su dodici basamenti, sopra i quali sono i dodici nomi dei dodici apostoli dell’Agnello.

Commento

Ed eccola finalmente la Gerusalemme nuova, il nuovo mondo, città risplendente della gloria del Signore, città della pace realizzata. Dopo tanto lottare, dopo tanto male eccola la città santa rinnovata e con lei ecco tutto il mondo rinnovato. Siamo agli ultimi due capitoli del libro dell’Apocalisse e compare la bellezza della città piena di luce. Questo capitolo rappresenta il vertice di tutto il racconto dell’Apocalisse e ci presenta la sposa dell’agnello, la Gerusalemme che è lei la sposa dell’agnello. Giovanni celebra l’operato del Cristo risorto che ha permesso la vittoria sul male e la rinascita della città santa, la citta della pace. Questa città santa, la nuova Gerusalemme è simbolo di tutta l’umanità salvata e redenta dall’agnello pasquale. Questa Gerusalemme del cielo non dobbiamo immaginarla come il frutto della mente di un architetto fantasioso, ma è la celebrazione e la lode di una comunità che, se anche è provata dal male, non rinuncia a celebrare la speranza della vita nuova. Si vede qui come le nostre comunità devono diventare capaci di lodare il Signore che salva, devono continuare a sperare.

Preghiamo

Preghiamo perché possiamo vivere nella speranza.

2 pensieri su “sabato 9 dicembre

  1. Elena

    Continuare a sperare e ad operare, per grazia. Per la costituzione di un regno nuovo, di una Gerusalemme nuova, del bene e del bella del Dio fra noi, occorre una volontà, occorre uno sforzo, occorre un’adesione, una responsabilità assunta. Rendici forti, operativi, generativi, Signore…

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  2. srAlida

    Abbiamo tanto bisogno di luce di vita bella e della Gerusalemme di pace e allora preghiamo per vivere nella speranza.

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