
Ger. 44,24-45,5
44,24 Poi Geremia disse a tutto il popolo e a tutte le donne: «Ascoltate la parola del SIGNORE, voi tutti di Giuda che siete nel paese d’Egitto! 25 Così parla il SIGNORE degli eserciti, Dio d’Israele: “Voi e le vostre mogli lo dite con la vostra bocca e lo mettete in pratica con le vostre mani; voi dite: ‘Vogliamo adempiere i voti che abbiamo fatti, offrendo profumi alla regina del cielo e facendole delle libazioni’. Sì, voi adempite i vostri voti; sì, voi eseguite i vostri voti. 26 Perciò ascoltate la parola del SIGNORE, voi tutti di Giuda che abitate nel paese d’Egitto! Ecco, io giuro per il mio gran nome”, dice il SIGNORE; “in tutto il paese d’Egitto il mio nome non sarà più invocato dalla bocca di nessun uomo di Giuda che dica: ‘Il Signore, DIO, vive!’ 27 Ecco, io vigilo su di loro per il loro male, e non per il loro bene; tutti gli uomini di Giuda che sono nel paese d’Egitto saranno consumati dalla spada e dalla fame, finché non siano interamente scomparsi. 28 Quelli che saranno scampati alla spada ritorneranno dal paese d’Egitto nel paese di Giuda; saranno un piccolo numero; tutto il rimanente di Giuda, quelli che sono venuti nel paese d’Egitto per abitarvi, riconosceranno qual è la parola che vale, la mia o la loro. 29 Questo vi servirà di segno”, dice il SIGNORE, “che io vi punirò in questo luogo, affinché riconosciate che le mie parole contro di voi saranno certamente adempiute, per il vostro male”. 30 Così parla il SIGNORE: “Ecco, io darò il faraone Cofra, re d’Egitto, in mano dei suoi nemici, in mano di quelli che cercano la sua vita, come ho dato Sedechia, re di Giuda, in mano di Nabucodonosor, re di Babilonia, suo nemico, che cercava la vita di lui”». 45,1 Ecco la parola che il profeta Geremia rivolse a Baruc, figlio di Neria, quando questi scrisse queste parole in un libro, a dettatura di Geremia, l’anno quarto di Ioiachim, figlio di Giosia, re di Giuda. Egli disse: 2 «Così parla il SIGNORE, Dio d’Israele, riguardo a te, Baruc: 3 “Tu dici: ‘Guai a me! poiché il SIGNORE aggiunge tristezza al mio dolore; io mi consumo tra i gemiti e non trovo riposo'”. 4 Digli così: Così parla il SIGNORE: “Ecco, ciò che ho costruito, io lo distruggerò; ciò che ho piantato, io lo sradicherò; questo farò in tutto il paese. 5 Tu cercheresti grandi cose per te? Non le cercare! poiché, ecco, io farò venire del male sopra ogni carne”, dice il SIGNORE, “ma a te darò la vita come bottino, in tutti i luoghi dove tu andrai”».
Commento
Il capitolo 44 si conclude con una parola di speranza: un resto ritornerà. Ma il capitolo 45 si apre anche con una parola di consolazione per Baruc che è il segretario di Geremia, o meglio lo scrivano, colui che trascriveva le parole di Geremia. Forse questa parola di consolazione è scritta anche per tutti noi, la dove ci sembra che la vita ci riservi solo fatiche. Baruc si lamenta per tutte le cose dure che deve scrivere e che di fatto vive in comunione con Geremia: “Sono stanco di gemere e non ce la faccio più”. Baruc partecipava con dolore alle parole/vicende che doveva scrivere. Ma Baruc era anche stanco per tutto questo. il Signore risponde con due osservazioni. La prima: se questa è la storia tu ne vuoi star fuori? Siamo dentro tutti in questa storia. la seconda parola che dice il Signore a Baruc che non sarà mai schiacciato da questa vicenda, da questa storia drammatica, perché il Signore accompagna la vita di chi rimane fedele all’alleanza. Quale sarà alla fine il grande bottino di Geremia e di Baruc? Semplicemente il vivere in comunione con il Signore e il portare una parola di speranza al popolo.
Preghiamo
Preghiamo per Massimo
Il Signore accompagna la vita di chi rimane fedele all’alleanza. Semplicemente il vivere in comunione con il Signore e il portare una parola di speranza al popolo.
Grazie Signore ma chiedo il tuo aiuto, per noi e per Massimo, perché non siamo fuori da questa che viviamo, e non ci lasci ai mancare la tua luce coraggio e forza per camminare verso di Te.
Tutti avvertiamo la stanchezza delle cose brutte, degli orrori, della rovina, della povertà, delle miserie, di tutto ciò che intristisce e abbruttisce.
La speranza sembra essere l’unica fonte di luce.Il credere in qualcosa e in Qualcuno tiene alimentata la vita,conserva nel cuore quel calore e quella capacità sempre generativa che permette di superare, di guardare e andare oltre. Che ciascuno possa custodire il fuoco della Tua presenza, Signore, anche attraverso le esperienze più faticose e dolorose.
Una preghiera per chi soffre e non sente in sé la speranza e per Massimo.
La speranza sarebbe stata se fossero tornati tutti..non solo chi è fedele all alleanza…li sarebbe stata la grande vittoria di Dio…un Dio che punisce..un dio anche crudele…ma siamo nel vecchio testamento..non era ancora arrivato Gesù e la sua parola d amore per tutti soprattutto i più fragili e bisognosi …
” Questo vi servirà di segno”..a volte abbiamo bisogno di stare attenti ai segni che Dio ci manda..per fare la volontà del padre per vivere una vita secondo il nostro ” daimon” il nostro personale percorso di vita