sabato 27 gennaio

di | 27 Gennaio 2018

Michelangelo_Buonarroti_027Ger 2,14-28

14 Israele è forse uno schiavo o un servo nato in casa? Perché allora è diventato una preda? 15 Contro di lui ruggiscono i leoni, fanno udire i loro urli. La sua terra è ridotta a deserto, le sue città sono state bruciate e nessuno vi abita. 16 Perfino i figli di Menfi e di Tafni ti hanno raso la testa. 17 Tutto ciò forse ti accade perché hai abbandonato il Signore tuo Dio? 18 E ora perché corri verso l’Egitto a bere le acque del Nilo? Perché corri verso l’Assiria a bere le acque dell’Eufrate? 19 La tua stessa malvagità ti castiga e le tue ribellioni ti puniscono. Riconosci e vedi quanto è cosa cattiva e amara l’avere abbandonato il Signore tuo Dio e il non aver più timore di me. Oracolo del Signore degli eserciti. 20 Poiché già da tempo hai infranto il tuo giogo, hai spezzato i tuoi legami e hai detto: non ti servirò! Infatti sopra ogni colle elevato e sotto ogni albero verde ti sei prostituita. 21 Io ti avevo piantato come vigna scelta, tutta di vitigni genuini; ora, come mai ti sei mutata in tralci degeneri di vigna bastarda? 22 Anche se ti lavassi con la soda e usassi molta potassa, davanti a me resterebbe la macchia della tua iniquità. Oracolo del Signore. 23 Perché osi dire: Non mi sono contaminata, non ho seguito i Baal? Considera i tuoi passi là nella valle, riconosci quello che hai fatto, giovane cammella leggera e vagabonda, 24 asina selvatica abituata al deserto: nell’ardore del suo desiderio aspira l’aria; chi può frenare la sua brama? Quanti la cercano non devono stancarsi: la troveranno sempre nel suo mese. 25 Bada che il tuo piede non resti scalzo e che la tua gola non ti si inaridisca! Ma tu rispondi: No, è inutile, perché io amo gli stranieri, voglio seguirli. 26 Come si vergogna un ladro preso in fragrante così restano svergognati quelli della casa d’Israele, essi, i loro re, i loro capi, i loro sacerdoti e i loro profeti. 27 Dicono a un pezzo di legno: Tu sei mio padre, e a una pietra: Tu mi hai generato. A me essi voltan le spalle e non la fronte; ma al tempo della sventura invocano: Alzati, salvaci! 28 E dove sono gli dei che ti sei costruiti? Si alzino, se posson salvarti nel tempo della tua sventura; poiché numerosi come le tue città sono, o Giuda, i tuoi dei!

Commento

Oracolo del Signore… si tratta di un genere letterario, dove il profeta immagina, o addirittura parla nel nome di Dio. un oracolo può essere drammatico o carico di speranza. Geremia alterna con grande forza oracoli drammatici contro Israele e Gerusalemme e altri carichi di vita e di speranza sempre per Israele e Gerusalemme. Questi che troviamo in questo testi di oggi sono oracoli drammatici che hanno come argomento il male che viene dall’idolatria. In generale possiamo dire così: vi è la constatazione-descrizione dello stato desolato in cui viene a trovarsi il popolo che è precipitato nel male: la figura dello schiavo, l’immagine del deserto e l’umiliazione della testa rasata sono segni e prove di come il popolo sia precipitato in una condizione lontana dalla sua divina adozione figliale. L’oracolo da una  spiegazione, l’unica vera, di questo stato: non si tratta di un’aggressione subita dagli altri popoli, ma, più profondamente, l’amara conseguenza dell’aver abbandonato il Signore.. Mi sembra che l’inganno del peccato sia quello di non cogliere l’intimo legame tra il non servire più il Signore e il precipitare nella schiavitù dell’idolo.  A tutti i tentativi che il profeta nel nome di Dio tenta di riportare il popolo alla conversione rimane come solo una riposta: “Ma tu rispondi: no, è inutile, perché io amo gli stranieri, voglio seguirli”. Rimane come conclusione solo un invocazione: alzati e salvaci

Preghiamo

Preghiamo per tutti i catechisti e i ragazzi a loro affidati.

2 pensieri su “sabato 27 gennaio

  1. srAlida

    Allontanarsi dall’essere figli amati del Signore….comporta grande sofferenza …Che possiamo ravvederci ed esser consapevoli che ci viene offerta sempre la possibilità di ricominciare Mi unisco alla preghiera per tutti i catechisti e per i ragazzi a loro affidati

    Rispondi
  2. Rita

    Abbandonare Dio
    Correre verso altre acque…
    Il vuoto di Dio richiede altri riempitivi. ..e non sempre ci saziano
    Le dimenticanze riguardo all’amore
    Di Dio sono un luogo da evangelizzare. Chiediamo la sapienza dello Spirito.

    Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.