Siracide 12,1-7
1 Se fai il bene, sappi a chi lo fai;
così avrai una ricompensa per i tuoi benefici.
2Fa’ il bene all’uomo pio e avrai la ricompensa,
se non da lui, certo dall’Altissimo.
3Nessun beneficio a chi si ostina nel male
e a chi rifiuta di fare l’elemosina.
4Fa’ doni all’uomo pio e non dare aiuto al peccatore.
5Fa’ il bene al povero e non donare all’empio,
rifiutagli il pane e non dargliene,
perché egli non ne usi per dominarti;
il male che ne avrai sarà doppio
per tutti i benefici che gli avrai fatto.
6Perché anche l’Altissimo detesta i peccatori
e agli empi darà quello che meritano,
li custodisce fino al giorno della vendetta.
7Fa’ doni all’uomo buono e non dare aiuto al peccatore.
Commento
Mi stupiscono un poco queste affermazioni circa il dare e l’aiutare il buono e il giusto, ma non donare all’empio e al peccatore; non dobbiamo forse essere disponibili con tutti gli uomini? S. Agostino in un suo commento risolve il problema così: Non dare al peccatore in quanto peccatore, aiutalo in quanto uomo. Ritengo giusto e buon il suggerimento di Agostino. E come potrei io dire qualcosa di diverso di fronte al Grande S. Agostino? Io provo a dire due parole circa questi versetti un po’ alla mia maniera. Anche nel fare il bene ci vuole prudenza. Certo per operare il bene ci vuole coraggio, intraprendenza, uno sguardo buono sugli uomini, ma anche prudenza. Questi versetti sembrano in aperto contrasto con l’insegnamento di Gesù che invita a non opporsi al malvagio e che opera sempre in favore del peccatore. Il problema è che a Ben Sirà qui non vuole insegnare qualcosa circa il bene e il male, ma vuole esortare i giovani a fare bene il bene. ecco perché se ne esce con questa esortazione circa la prudenza nel praticare il bene. non si sta dicendo che non si deve fare il bene perché è troppo difficile. Infatti quante volte noi per eccesso di prudenza o per paura non facciamo niente! Ma sta dicendo: fai il bene, ma attento a come lo fai! Quanto zelo mettiamo in alcune opere buone a favore degli altri! Ma quanta confusione alla fine produciamo per troppo zelo! Quindi fai il bene, ma evita pericolose ingenuità!
Preghiamo
Preghiamo per tutti i volontari che stanno lavorando nelle zone del terremoto.
Mi piace la prima riga di questo brano: Se fai il bene sappi a chi lo fai. La consapevolezza di chi abbiamo davanti quando facciamo il bene, ci permette di motivare il nostro gesto: Faccio il bene a questa persona che è buona perché poi mi ricompensa. Non faccio il bene a questa persona perché è malvagia e sicuramente non me ne viene nulla. OPPURE: faccio il bene a questa persona anche se non lo merita perché così fa Dio con me, con tutti gli uomini. Chiediamo al Signore di imparare la “perfezione dell’amore” che Lui ci insegna.
Se fai il bene sappi a chi lo fai..Nel testo si dice anche :al povero ,al buono .Mi piace il detto citato dal don ,di S. Agostino,che assomiglia di piu’ a quanto dice Gesu’…aiuta chiunque non in quanto al male ,al peccato,ma in quanto uomo ..Occorre certo la giusta prudenza,e lo sguardo buono insieme ; penso che se amo davvero ,l’amore mi dà la giusta misura ,la giusta motivazione ,a tempo opportuno ,sà quando aiutare ,come aiutare ,o attendere..,l’uomo in quanto uomo.Un canto dice così :Tu o ,Maria che sai di quest’arte ,insegnala anoi ogni istante…A Lei e al Signore chiedo questo imparare l’amore…Mi unisco alle nostre intenzioni e alla preghiera per i vollontari in soccorso ai terremotati .
Credo di interpretare in questo modo le Parole di oggi:
Fare il bene con prudenza pensando alla conseguenza delle tue azioni, non dando ancora al peccatore occasione di farti del male e quindi il limite e l”amore di se per il bene tuo ma anche degli altri
e cio e molto saggio e frutto di esperienza!
E la Sapienza di Dio, e lo Spirito con i suoi doni!
INFONDI IN NOI LO SPIRITO CHE PORTI FRUTTI DI SAPIENZA DI DIO NELLE NOSTRE VITE E NEL MONDO.