2 Cor. 8, 9-16
9 Conoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà. 10 E a questo riguardo vi do un consiglio: si tratta di cosa vantaggiosa per voi, che fin dall’anno passato siete stati i primi, non solo a intraprenderla ma a desiderarla. 11 Ora dunque realizzatela, perché come vi fu la prontezza del volere, così anche vi sia il compimento, secondo i vostri mezzi. 12 Se infatti c’è la buona volontà, essa riesce gradita secondo quello che uno possiede e non secondo quello che non possiede. 13 Qui non si tratta infatti di mettere in ristrettezza voi per sollevare gli altri, ma di fare uguaglianza. 14 Per il momento la vostra abbondanza supplisca alla loro indigenza, perché anche la loro abbondanza supplisca alla vostra indigenza, e vi sia uguaglianza, come sta scritto:
15 Colui che raccolse molto non abbondò,
e colui che raccolse poco non ebbe di meno.
16 Siano pertanto rese grazie a Dio che infonde la medesima sollecitudine per voi nel cuore di Tito!
Commento
Quella che a molti sarebbe apparsa un’organizzazione economica diventa per Paolo “grazia”, espressione sincera di un dono gratuito e di un servizio di carità squisita, che aveva in Dio la sua radice e la sua fonte. Paolo non chiede tanto di imitare l’esempio delle comunità della macedonia, quanto di imitare l’esempio di Gesù che da ricco si fece povero. Questa frase, tra le più affascinanti dell’epistolario paolino, è ripresa ogniqualvolta nella storia della Chiesa sorgono gruppi e carismi improntati all’ideale della povertà. Ma è anche la migliori sintesi di quello che Paolo dice nella lettera ai Filippesi, dove si parla di Gesù che si abbassò per essere solidale con la sofferenza umana. Alla sensibilità teologica si affianca un realismo sorprendente. Paolo non sogna un egualitarismo utopico o inconcludente, indica piuttosto un realistico traguardo di uguaglianza: “non si tratta infatti di mettere in ristrettezza voi per sollevare gli altri, ma di fare uguaglianza” (v.13). Viene sollecitata un’uguaglianza economica, perché è già in atto un’uguaglianza di fede e di condivisione in Cristo. Oggi noi parleremmo di un’economia di comunione contro un’economia del capitale.
Preghiamo
Preghiamo per Davide.
Pensando a Gesù, che si è fatto povero per arricchire noi, cogliere in ogni avversità la grazia che ci accompagna.. Che crea uguaglianza per ciascuno e per tutti. Pregando per Davide, Signore fa che come Paolo ci accorgiamo del tuo dono di grazia nel nostro quotidiano, consola e dà forza a chi soffre anche attraverso noi,ti preghiamo per la pace che sembra non arrivare mai.