commemorazione di tutti i defunti – Gv. 6,37-40
In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».
Commento
Paolo nella lettera ai Romani ci dice che c’è una gloria futura che sarà rivelata ai figli di Dio. la memoria di oggi, di tutti i defunti e non soltanto dei nostri cari defunti ci mostra come uno spiraglio di questa gloria futura che Dio ci ha promesso. Nel vangelo di oggi si dice che la volontà di Dio è che Gesù non perda nulla di quanto gli è stato affidato, ma che lo resusciti nell’ultimo giorno. mi sembra interessante questa prospettiva. La gloria futura è che nulla vada perso, che tutto è ricomposto per sempre in Dio. mi sembra interessante che il testo dica non solo nessuno, ma anche nulla. Niente è perduto, tutto verrà ricomposto in Cristo e quel nulla non è soltanto la persona, ma il creato intero. Che forse tutto verrà ricomposto in Cristo vuol dire che ogni pezzo di mondo troverà la sua gloria futura perché non abbandonata? Forse non soltanto non sono abbandonate tutte quelle persone morte nel disastro di Valencia, forse anche tutto il creato li coinvolto e distrutto verrà come ricomposto in Cristo. Per noi che siamo ancora sulla terra, questa gloria dovrà venire; per i morti che hanno creduto nel Signore invece è già svelata. Essi abitano su quel monte alto ove il Signore ha preparato un banchetto per tutti i popoli. E su quel monte, il velo “che copre la faccia”, ossia l’indifferenza che ci fa ripiegare su noi stessi, è stato strappato: i loro occhi contemplano il volto di Dio.
Preghiamo
Preghiamo per tutti i nostri defunti
Come nulla si sottrae al Suo calore al Suo sguardo, nessuno è nulla sarà perduto… Questo dà speranza e consolazione al nostro quotidiano. Tutto ricomposto nel Signore, nel Padre, Gesù ci affida a Lui in tutte le vicende umane di calamità di questi giorni… Dell’uomo che dice no alla vita, con le guerre, di tante persone che soffrono…. Di tanti figli e figlie che ormai lo contemplando… Che ritroviamo nel nostro cuore e nella scambievole preghiera. Che scende e risale al cielo per noi e per loro. Per tutti i defunti, preghiamo.
È amore universale quello effuso da Dio attraverso il Figlio. È amore per ciascuno, quello portato da Gesù fra noi, per noi, in noi. Ed è in questo amore senza tempo e senza spazio che voglio stare, con chi ha camminato prima di me, con chi cammina o ha camminato con me, con chi camminerà poi, senza me. Ricordo tutti i defunti e tutti coloro che in qualche modo ho amato e amo, mi hanno amata e amerò. Consegno al Signore la vita e la morte, poiché solo lui sa farne una cosa nuova…