Osea 5,1-12
1 Ascoltate questo, o sacerdoti, state attenti, gente d’Israele, o casa del re, porgete l’orecchio, poiché contro di voi si fa il giudizio. Voi foste infatti un laccio in Mizpà, una rete tesa sul Tabor 2 e una fossa profonda a Sittìm; ma io sarò una frusta per tutti costoro. 3 Io conosco Efraim e non mi è ignoto Israele. Ti sei prostituito, Efraim! Si è contaminato Israele. 4 Non dispongono le loro opere per far ritorno al loro Dio, poiché uno spirito di prostituzione è fra loro e non conoscono il Signore. 5 L’arroganza d’Israele testimonia contro di lui, Israele ed Efraim cadranno per le loro colpe e Giuda soccomberà con loro. 6 Con i loro greggi e i loro armenti andranno in cerca del Signore, ma non lo troveranno: egli si è allontanato da loro. 7 Sono stati sleali verso il Signore, generando figli bastardi: un conquistatore li divorerà insieme con i loro campi. 8 Suonate il corno in Gàbaa e la tromba in Rama, date l’allarme a Bet-Avèn, all’erta, Beniamino! 9 Efraim sarà devastato nel giorno del castigo: per le tribù d’Israele annunzio una cosa sicura. 10 I capi di Giuda sono diventati come quelli che spostano i confini e su di essi come acqua verserò la mia ira. 11 Efraim è un oppressore, un violatore del diritto, ha cominciato a inseguire le vanità. 12 Ma io sarò come una tignola per Efraim e come un tarlo per la casa di Giuda.
Commento
Continua questa analisi della infedeltà di Israele, della mancanza di comunione con Dio. si dice che Dio si è allontanato da loro. Il peccato non solo allontana l’uomo da Dio, ma anche Dio dall’uomo! Ma poi il testo aggiunge anche: sarò come un tarlo per Efraim. Cioè Dio è anche vicino, dentro l’uomo come un tarlo che ci chiama, ci invita, ci richiama. Insomma Dio lontano dall’uomo, ma non così lontano da non sentirne la presenza che invita alla conversione. Il potere dello spirito di prostituzione sembra definitivamente dominare Giuda e Israele che ormai “non conoscono il Signore”. Si ha oggi l’impressione di una storia vissuta irrimediabilmente lontano dalla comunione con Lui. Si afferma che “non dispongono le loro opere per far ritorno al loro Dio”. nel peccato l’uomo sembra fare di tutto per allontanarsi da Dio. Il segno più drammatico dell’allontanamento dal Signore è la guerra descritta in questi versetti. Storicamente è la guerra del regno di Samaria contro l’Assiria. Ma questa guerra è il segno dell’allontanamento da Dio. Pensando ai nostri giorni questi versetti mi sembrano molto importanti e attuali. Come il profeta Osea, così anche dobbiamo o prendere atto che non c’è una guerra giusta, perché è la guerra in sé, in quanto guerra tra fratelli, ad essere ingiusta. Essa è già parte di un mondo divorziato da Dio, teso a costruirsi una sua etica che con Dio non ha nulla a che fare.
Preghiamo
Preghiamo per Alba, la mamma di Combi, un professore del patronato, , che ci ha lasciato ieri.
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, poiché una grande folla si radunava e accorreva a lui gente da ogni città, Gesù disse con una parabola: «Il seminatore uscì a seminare il suo seme. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada e fu calpestata, e gli uccelli del cielo la mangiarono. Un’altra parte cadde sulla pietra e, appena germogliata, seccò per mancanza di umidità. Un’altra parte cadde in mezzo ai rovi e i rovi, cresciuti insieme con essa, la soffocarono. Un’altra parte cadde sul terreno buono, germogliò e fruttò cento volte tanto». Detto questo, esclamò: «Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!». I suoi discepoli lo interrogavano sul significato della parabola. Ed egli disse: «A voi è dato conoscere i misteri del regno di Dio, ma agli altri solo con parabole, affinché vedendo non vedano
e ascoltando non comprendano. Il significato della parabola è questo: il seme è la parola di Dio. I semi caduti lungo la strada sono coloro che l’hanno ascoltata, ma poi viene il diavolo e porta via la Parola dal loro cuore, perché non avvenga che, credendo, siano salvati. Quelli sulla pietra sono coloro che, quando ascoltano, ricevono la Parola con gioia, ma non hanno radici; credono per un certo tempo, ma nel tempo della prova vengono meno. Quello caduto in mezzo ai rovi sono coloro che, dopo aver ascoltato, strada facendo si lasciano soffocare da preoccupazioni, ricchezze e piaceri della vita e non giungono a maturazione. Quello sul terreno buono sono coloro che, dopo aver ascoltato la Parola con cuore integro e buono, la custodiscono e producono frutto con perseveranza.
Parole dure quelle di Osea. Che sarà dell’uomo se non esisteil perdono? Che sarebbe mai stato di tutti noi senza la presenza misericordiosa di un Dio di amore che non lascia l’uomo in balia di sé stesso?
Quante volte penso che senza un Amore più grande, davvero non sono nulla. Il mio esistere non è nulla…
Ciao Alba… ora riposa in Colui che ti ama…
Elena
“Ascoltate questo, o sacerdoti, state attenti, gente d’Israele, o casa del re, porgete l’orecchio, poiché contro di voi si fa il giudizio. Voi foste infatti un laccio …”
Dio si rivolge per primo ai sacerdoti,,,alla casa del re…Insomma a coloro che hanno responsabilità. Definisce se stesso come un tarlo, non tanto per corrodere ma per risvegliare dal di dentro la coscienza, per tentare di rinsavire la sua gente che continua a vivere lontano da lui, a prostituirsi con altre divinità. Un tarlo, un rimorso, un disagio che fa cercare altro…MI pare che questi siano segni della presenza di Dio in noi, una presenza che non si da pace fino a quando qualcosa in noi comincia a mutare.
Preghiamo per chi ha responsabilità nella chiesa, nella società, nel governo delle nazioni.
Anna,
19 settembre 2015
Davvero questo Osea con le sue parole ci indica la strada da seguire per condurre il mondo alla Pace.
Parole attuali dove l’allontanamento da Dio e quindi dal rispetto dell’uomo e dell’umanità per una logica egoistica porta alla guerra e alla morte.
Signore Gesù , con l’aiuto di Tua Madre aiuta l’umanità a ritrovarti nella pace e nella giustizia per interrompere la logica della morte . Amen
Penso che Dio,ci ha fatto il dono della libertà,perchè ci dà fiducia .Osea ci dimostra ,però come spesso l’uomo ne fà cattivo uso ,sino a dimenticarci di Dio.Spegnendo il bene che ,pure Ha posto in noi…vediamo bene le conseguenze…il Signore ci fà sentire la Sua mancanza educandoci con energia ,con forza affinchè comprendiamo .Guarisci Tu ,Signore il nostro cuore ….