3 Gv. 9-15
Ho scritto qualche parola alla Chiesa, ma Diòtrefe, che ambisce il primo posto tra loro, non ci vuole accogliere. 10Per questo, se verrò, gli rinfaccerò le cose che va facendo, sparlando di noi con discorsi maligni. Non contento di questo, non riceve i fratelli e impedisce di farlo a quelli che lo vorrebbero e li scaccia dalla Chiesa. 11Carissimo, non imitare il male, ma il bene. Chi fa il bene è da Dio; chi fa il male non ha veduto Dio. A Demetrio tutti danno testimonianza, anche la stessa verità; anche noi gli diamo testimonianza e tu sai che la nostra testimonianza è veritiera. Molte cose avrei da scriverti, ma non voglio farlo con inchiostro e penna. 14Spero però di vederti presto e parleremo a viva voce. 15La pace sia con te. Gli amici ti salutano. Saluta gli amici a uno a uno.
Commento
Siamo alla conclusione anche di questa piccola lettera. da lunedì incominceremo a leggere dei testi che ci aiuteranno a preparaci al Natale. L’autore della lettera dice che ha delle parole che vorrebbe dire alla comunità, ma questo tale che si chiama Diotrefe impedisce di accogliere tali parole, dove per accogliere qui si intende il fatto che non si vuole dare spazio alla parola di verità che è il vangelo. Questo tizio ambisce al primo posto nella comunità. Mi piace concludere in questo modo la lettura delle tre lettere di Giovanni. Nella comunità c’è qualcuno che è accogliente, in questo caso era Gaio. Poi nella comunità ci sono quelli che impediscono di accedere al Vangelo della verità, dove si dichiara che Dio è amore. In questo caso abbiamo questo tizio che si chiama Diotrefe e, per finire, nella comunità ci sono coloro che in mezzo a tante difficoltà continuano ad annunciare il vangelo della carità. Qui si parla di Demetrio come annunciatore vero della parola. Le nostre comunità sono così: qualcuno che annuncia il vangelo, qualcuno che cerca il primo posto, qualcuno che accoglie. E forse quando Giovanni parla di bene e male, di luce e mondo sta descrivendo questo continuo contrasto tra tante persone che nella comunità operano il bene e tante che contrastano il bene con il male.
Preghiamo
Preghiamo per le nostre comunità
Fare il bene, accogliere, il nuovo, i nuovi componenti di una comunità… Richiede disposizione di cuore… Di sguardi e sorrisi, silenzi, parole che edifichino, aiutaci ad essere così Signore. Mentre preghiamo per le nostre comunità, preghiamo perché stasera nell’istituto Palazzolo ci sono circa 90 giovani che vivono la notte di luce, un percorso notturno, che vivranno divisi a gruppi nelle nostre comunità.