sabato 15 luglio

di | 14 Luglio 2017

home2Matteo 28,1-10                                                     

 1 Dopo il sabato, all’alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l’altra Maria andarono a visitare la tomba. 2 Ed ecco, vi fu un gran terremoto. Un angelo del Signore, infatti, sceso dal cielo, si avvicinò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. 3 Il suo aspetto era come folgore e il suo vestito bianco come neve. 4 Per lo spavento che ebbero di lui, le guardie furono scosse e rimasero come morte. 5 L’angelo disse alle donne: «Voi non abbiate paura! So che cercate Gesù, il crocifisso. 6 Non è qui. È risorto, infatti, come aveva detto; venite, guardate il luogo dove era stato deposto. 7 Presto, andate a dire ai suoi discepoli: “È risorto dai morti, ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete”. Ecco, io ve l’ho detto». 8 Abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli. 9 Ed ecco, Gesù venne loro incontro e disse: «Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. 10 Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno».

Commento

Ancora una volta è l’animo femminile, la donna che arriva per prima. E sono ancora le donne a dare il primo annuncio della resurrezione. Sono loro le protagoniste della memoria della pasqua e della vita nuova che nasce dalla resurrezione di Gesù. Purtroppo (io stesso faccio ammenda) il volto e il cuore “femminile” della vita cristiana che sono ancora colti, riconosciuti e affermati.  Le donne si sono recate al sepolcro per “visitare la tomba” Ma ecco dunque il “prodigio”: il terremoto, l’Angelo che scende dal cielo e rotola la pietra che sigilla il sepolcro, e vi si siede. Il suo aspetto e il suo vestito confermano il carattere prodigioso dell’avvenimento. L’apparizione angelica provoca due reazioni opposte tra loro: le guardie che “furono scosse e rimasero come morte, e le donne, invitate a non aver paura e a cogliere in questi segni la notizia del Risorto. E soprattutto il compito che le porta, a partire dal sepolcro vuoto, ad essere annunciatrici dei discepoli: “E’ risorto dai morti, ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete” il mistero della resurrezione è tutto qui. Un prodigio di una pietra rotolata via, due donne che passano dalla paura all’annuncio della resurrezione e questo adorare i piedi del Signore. I dati evangelici sono questi di più non ci è dato di sapere. Ma questo basta per credere alla resurrezione come cuore della fede cristiana. Da questo momento è solo fede e annuncio di parole e di gesti di carità.

Preghiamo

Preghiamo per tutti i profughi.

3 pensieri su “sabato 15 luglio

  1. Sr rita

    Timore e gioia grande sono gli stati d’animo delle donne al sepolcro e nella.missione di annunciare che Gesù è vivo. Che siano questi anche i nostri nel vivere e annunciare il cuore della nostra fede. Prego per le nostre bambine e adolescenti che oggi sono tornate in famiglia per 10 giorni di vacanza invernali. Diverse non volevano tornare a casa…il Signore le protegga.

    Rispondi
  2. sr Alida

    Lo splendore dell’ angelo ,mi ricorda la Trasfigurazione di Gesù,che anche ora VA INCONTRO alle donne che ,timorose ,ma gioiose vanno ad annunciarlo Risorto .
    Prego perchè possiamo incontrare il Signore ed accorgerci che è presente nel nostro quotidiano così com’è ..Mi unisco alla preghiera per tutti i profughi e per le bambine e adolescenti della comunità di sr Rita .

    Rispondi
  3. . Elena

    Quanta semplice tenerezza
    e delicatezza nell’Angelo che spiega alla donne cosa è accaduto affinché non abbiano timore. E poi queste donne, sempre vigili e semplicemente piene di trepidazione e di gioia. Solo chi ama molto conosce queste cose grandi. Donne o uomini che sia. Possiamo essere toccati tutti dalla trepidazione e dalla gioia del sapere che il Signore è vivo fra noi.
    Preghiamo insieme per i profughi e le ragazzine di Sr Rita…. a volte la vita è davvero troppo dura!

    Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.