Rm 13,8-14
8Non siate debitori di nulla a nessuno, se non dell’amore vicendevole; perché chi ama l’altro ha adempiuto la Legge. 9Infatti: Non commetterai adulterio, non ucciderai, non ruberai, non desidererai, e qualsiasi altro comandamento, si ricapitola in questa parola: Amerai il tuo prossimo come te stesso. 10La carità non fa alcun male al prossimo: pienezza della Legge infatti è la carità. 11E questo voi farete, consapevoli del momento: è ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché adesso la nostra salvezza è più vicina di quando diventammo credenti. 12La notte è avanzata, il giorno è vicino. Perciò gettiamo via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce. 13Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno: non in mezzo a orge e ubriachezze, non fra lussurie e impurità, non in litigi e gelosie. 14Rivestitevi invece del Signore Gesù Cristo e non lasciatevi prendere dai desideri della carne.
Commento
Ci troviamo oggi davanti ad una delle affermazioni più forti e decisive dell’etica cristiana, cioè di quel volto morale della vita che nasce dalla fede di Gesù. Un’etica della libertà: “Non siate debitori di nulla a nessuno…, e questo subito dopo aver chiesto la sottomissione alle autorità! Un’etica nuova e superiore, l’etica dell’amore, l’amore vicendevole, “perché chi ama l’altro ha adempiuto la legge”. E’ bella la precisazione del termine “l’altro”, perché si apre ad ogni alterità, anche a quella del nemico, del diverso…La conseguenza di questo assoluto primato dell’amore è immensa! Ne deriva che ogni comandamento è ormai interno all’unico comandamento dell’amore. Ogni comandamento è un volto dell’amore. Non è quindi messo da parte, ma anzi, è diventato una via dell’amore. Non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non desiderare…tutto è via dell’unico comandamento dell’amore. Con l’immagine del passaggio dalle tenebre della notte alla luce del giorno, Paolo descrive non solo il passaggio alla vita nuova, ma questo passaggio dalla notte al giorno come la dinamica incessante della vita cristiana. La vita cristiana non è infatti uno “status”, una condizione, ma un perenne incessante cammino.
Preghiamo
Mettiamo due intenzioni: per Emanuela che ci ha lasciato. Per Sergio, Pinuccia e i loro figli.
Consapevoli del momento. ..
Una consapevolezza che permette di ascoltare, pensare,DECIDERE secondo i criteri dell’amore. Preghiamo anche per Maria mamma delle due ospiti che abbiamo accolto in casa,che oggi è morta. Il figlio avrebbe potuto uscire dal carcere per visitarla oggi pomeriggio ma lei se ne è andata prima.
La libertà dell’amore in Gesù restituisce luce e pienezza, completezza e giustizia ad ogni essere umano. Contempla ogni alterita’ e trasforma consapevolmente la propria vita in qualcosa di bello e di buono per sé e per la comunità.
Mi unisco alla preghiera per Maria, per Emanuela, per Sergio, Pinuccia e famiglia, per il papà della mia collega, che è tornato al Padre e ringrazio per l’intervento andato bene, sostenuto ieri da Gigi. Affidiamo al Signore i nostri cuori con fiducia….