Osea 2,10-15
10 Non capì che io le davo grano, vino nuovo e olio e le prodigavo l’argento e l’oro che hanno usato per Baal. 11 Perciò anch’io tornerò a riprendere il mio grano, a suo tempo, il mio vino nuovo nella sua stagione; ritirerò la lana e il lino che dovevan coprire le sue nudità. 12 Scoprirò allora le sue vergogne agli occhi dei suoi amanti e nessuno la toglierà dalle mie mani. 13 Farò cessare tutte le sue gioie, le feste, i noviluni, i sabati, tutte le sue solennità. 14 Devasterò le sue viti e i suoi fichi, di cui essa diceva: “Ecco il dono che mi han dato i miei amanti”. La ridurrò a una sterpaglia e a un pascolo di animali selvatici. 15 Le farò scontare i giorni dei Baal, quando bruciava loro i profumi, si adornava di anelli e di collane e seguiva i suoi amanti mentre dimenticava me! Oracolo del Signore
Commento
Il brano ha come scopo quello di delineare il modo con cui Dio vuole condurre Israele alla conversione. Vi è come una costatazione iniziale: non capì. Come la moglie di Osea non capisce, così Israele con capisce, non ha la vera scienza. Per fare in modo che Israele possa riavere la vera sapienza, Dio, dopo aver usato il sistema forte, priva Israele di tutti i beni. E poi ancora “la ridurrò come a una sterpaglia, a un deserto”. Chissà che senza niente possa ravvedersi e tornare al vero Dio. Tutte queste azioni del Signore nei confronti della sposa infedele, più che un castigo definitivo di distruzione, sembrano essere un modo per riconquistare l’amore della sposa infedele, Così il testo di oggi vuole dirci come in ogni modo Dio voglia rinnovare il rapporto nuziale con il suo popolo con atti, anche severi, che hanno l’unico scopo di risvegliarne la memoria del bene ricevuto da Lui. Diciamo così: Osea le sta provando proprio tutte pur di riavere la moglie. Dio con noi le prova tutte pur di ristabilire l’alleanza con noi. Potrebbe essere interessante capire come Dio esercita questa arte seduttiva su di noi, su di me.
Preghiamo
Preghiamo per tutti le persone e famiglie che stanno accogliendo la marea dei profughi. Un grazie a loro.
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo.
L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda.
Perché mi invocate: “Signore, Signore!” e non fate quello che dico?
Chiunque viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi è simile: è simile a un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sulla roccia. Venuta la piena, il fiume investì quella casa, ma non riuscì a smuoverla perché era costruita bene. Chi invece ascolta e non mette in pratica, è simile a un uomo che ha costruito una casa sulla terra, senza fondamenta. Il fiume la investì e subito crollò; e la distruzione di quella casa fu grande».
Davvero non mi è facile pensare con la mente di Osea, né vedere in tanta miseria umana o in tanta durezza, un modo per riconquistare… Se penso a Dio seduttore, penso ad un Dio che utilizza mille risorse umane positive per riconquistare nostro cuore ottuso e volubile. E sempre penso e sento un Dio innamorato e fedele, ma lo vivo come un Dio buono , non vendicativo, non spietato. È difficile questo passaggio della Bibbia , per me.
Un pensiero di gratitudine per coloro che ogni giorno vivono ed affrontano le emergenze sbarchi o il passaggio di frontiera dei migranti di questo esodo biblico. Che il Signore manifesti tutta la sua bontà attraverso uomini e donne di buona volontà.
Elena
Tutto ciò che abbiamo lo abbiamo ricevuto da Dio o da sue mediazioni. Questo atteggiamento di Osea-Dio nei confronti della sposa- Israele, mi pare abbia lo scopo di ristabilire le priorità, le giuste appartenenze. Tutto ciò che hai credi di averlo avuto dai tuoi amanti. Ebbene, adesso io te li tolgo e tu cosa dici? Sono dei tuoi amanti o sono miei? Quando ci si sente privati da ciò che ritenevamo importante per noi, ciò che credevamo di possedere e incontriamo la nostra nudità….ci si possono aprire gli occhi, come accadde ad Adamo ed Eva nel Paradiso terrestre: si accorsero di essere nudi.
Signore, se lo vedi necessario, spogliaci dalle cose che ci impediscono di riconoscere la tua signoria su di noi.