resistenza

di | 26 Aprile 2025

Rifletto sulla liberazione e sulla resistenza. Una persona mi ha detto che il vero liberatore è il Signore. e ci sta, ne sono abbastanza convinto. Ma la domanda che mi sono fatto nella giornata della liberazione non aveva il tono di cercare il Signore liberatore. Ritorno allora sul papa per un attimo. Non è stato lui, il papa, il liberatore, lui ha provato ad essere cristiano, ha provato ad essere un uomo che sapeva di avere una responsabilità. Ci ha provato. Lui ha provato a resistere alla forma della monarchia per stare con la sue gente fino alla fine. Ed è bella cosa che l’ultimo saluto non lo riceverà dai grandi della terra che vengono con l’ipocrisia della lode al suo nome, alla sua amicizia. Perchè adesso tutti i grandi hanno una storia segreta da raccontare per dire che erano amici del papa. Non dicono scusa se non ti abbiamo ascoltato da amico sulla pace, sulla guerra, sui migranti, sui poveri, sul mondo lgbt. Non dicono scusa, vediamo di rimediare, dicono solo, eravamo amici. E allora è davvero bello che l’ultimo saluto per lui che ha resistito a tanto avverrà così come lo riporta vaticano news e come lo riporto in questa pagina così come è scritto: Un gruppo di bisognosi sarà, sabato 26 aprile, dopo le esequie, sui gradini della Basilica per dare l’ultimo saluto al Papa prima della tumulazione del feretro. Ognuno avrà in mano una rosa bianca. Il vescovo Ambarus, delegato CEI per la carità: “Ci saranno anche i reclusi incontrati all’apertura della Porta Santa a Rebibbia. È una scelta commovente, perché il Santo Padre sarà accolto dalla Madre che lui tanto amava e dai figli prediletti che gli faranno corona” Ognuno avrà una rosa bianca in mano. Saranno una quarantina, tutti disposti il mattino di sabato 26 aprile sui gradini di Santa Maria Maggiore. Poveri, senza fissa dimora, detenuti, persone transgender, migranti diranno “addio”, ma soprattutto “grazie” a un Papa che per tanti di loro è stato come un “padre”. Per loro, gli “ultimi” della società, questa volta sarà un privilegio essere gli ultimi. Gli ultimi a salutare Francesco prima della tumulazione del feretro che avverrà tra la Cappella Paolina. Mi sembra un grande dono di resistenza e di liberazione. Grazie papa Francesco

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