Creo uno spazio attorno all’altro, che non è uno spazio di protezione, ma di vita, uno spazio di bellezza. Mi piace ricordare un giorno quando una persona a cui chiedevo di fare un’esperienza di comunità e di fronte alla mia piena disponibilità a vivere per tale comunità, adattando la mia vita alla comunità, disse soltanto più o meno così: vorrei che nella mia comunità tutti possano vivere insieme valorizzando al massimo grado non l’adattamento alla comunità, ma le diversità di pensiero, di azione, di modi di fare e di agire. Fare emergere l’originalità di ciascuno e nell’originalità di ciascuno la fantasia e l’originalità di Dio che sa creare un’infinità di persone diverse e uniche, ma che nello stesso tempo pone nel cuore di ciascuno il desiderio di comunione. Misuro ogni giorno questa fatica a dire all’altro: qualunque cosa tu voglia essere, qualunque cosa tu sia. Ho misurato tutto questo durante tutta la mia vita quando partivo per un impresa e poi la lasciavo e la consegnavo in maniera più meno corretta. La misuro ancora oggi con quello che sto vivendo e facendo: danzare intorno a te e dire qualunque cosa tu voglia, vivi quello che sei e non quello che voglio io. Tanti mi hanno detto che non so portare a termine la mia impresa, che lascio a metà le cose. e quindi che sono un incostante. So che sto per dire un ‘idiozia. Credo che in me c’è una continuità di vita che dice anche per me la mia originalità, che dice la mia vita. sono i poveri, la bibbia, l’ascolto e l’incontro, il creato e la giustizia. Questa è la mia continuità e non il posto e il luogo o l’impresa costruita. Se voglio stare nell’amore di Dio devo lasciare spazio intorno perché grazie a Lui possa accadere la bellezza imprevedibile. Ed invece cosa mi succede? Che vorrei costruire uno spazio rifugio per me. Doloroso è danzare una danza di gioia con l’intento di essere gioiosamente capace di un dono. Se riuscirò a lavorare per danzare, per creare uno spazio attorno e saprò trovare chi mi danzerà una danza attorno per lasciarmi libero di essere chi sono insieme agli altri, avrò scoperto che cosa è l’arte di amare. Per il momento faccio piccoli e dolorosi esercizi di danza sbagliando il tempo.