popolo

di | 18 Settembre 2024

Questa è una parola stanca, ma è una parola che puoi diventare una delle grandi parole per il domani. tornare a pensare che possiamo essere popolo di Dio, popoli tra tanti popoli e non più popoli stanchi di camminare in un deserto che ci rende la vita complicata. Penso che questa categoria di popolo la troviamo per la prima volta nella sacra scrittura quando si parla di quell’accozzaglia di vario genere di persone che stanno uscendo da un deserto per arrivare nella terra promessa. È il popolo degli ebrei che esce dalla schiavitù dell’Egitto, cammina per 40 anni nel deserto fino alla terra promessa e quell’uomo che si chiamava Mosè si è assunto il compito sovraumano di trasformare quel gruppo di persone in un popolo che si  riconosceva attorno ad un Dio, una legge, una promessa e una terra. forse la vera questione non è essere popolo perché si ha una terra, una proprietà, un identità ben precisa ma perchè impariamo a riconoscerci attorno ad una promessa, la promessa della vita, della pace, della giustizia, della fraternità. Se penso alla categoria di popolo come identità di una terra e di una bandiera ritrovo in questa parola tutta la fatica e la stanchezza di questa valore identitario. Penso anche alla categoria di popolo di Dio. Di questi tempi quando è pensato come all’identità dei cattolici attorno a dei valori ne ritrovo tutta la stanchezza e tutta la fatica. Ma soprattutto capisco che tanti se ne vanno perché non credono più a questa identità dei cattolici. Se invece pensiamo alla possibilità di ricostruire il nostro popolo di Dio attorno all’identità che si chiama legge dell’amore che si declina in pace, giustizia e fraternità, allora forse ritroveremo tutta la freschezza della parola popolo, popolo di Dio

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