C’è un di più nella vita che è sbagliato. È quel di più che pensa di saper far tutto, di saper trovare la soluzione a tutto, quel di più che ha la risposta educativa, organizzativa a tutto. Quel di più che è tentato non di voler il bene, ma di crescere in dimensione, in numero, in elogi. Non va bene questo di più. è la tentazione di questi giorni, la prova di questi giorni. Vedo le cose come vanno e penso che si deve fare e organizzare di più. vedo gli amici che mi aiutano e magari penso che ancora non basta. vedo tante persone in difficoltà e vado in crisi perché non mi sembra di essere capace di fare abbastanza. Sono e siamo piccoli e sono tentato dal grande. Sono incapace in mille cose e vorrei dimostrare che so fare. questo di più non va bene. Non è questo il di più che cerco, ma è li che si accuccia come un cane fedele vicino a me e mi provoca sempre. In questi giorni poi è proprio un sogno ammiccante. Non è questo il di più che voglio. L’opera di misericordia di oggi, questo perdonare le offese, deve essere il di più della mia vita. ma perdonare è un di più quasi impossibile. Amare senza misura è praticamente incomprensibile. Ma il di più di cui voglio vivere è proprio questo. Qui devo crescere, qui devo diventare adulto. Questo è il senza misura. Lasciamo li per un attimo il di più sbagliato e soffermiamoci sul di più giusto. La scrittura sacra qui è molto chiara: siate misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro che è nei cieli. Essere misericordiosi non significa riuscire per forza a perdonare. Quando non se ne ha la forza sarebbe già molto chiedere aiuto a Dio. Quando noi non sappiamo più perdonare possiamo chiedere a Dio che lo faccia lui. E porrà nel nostro cuore il perdono che non vi trova posto. Da solo so che non ce la posso fare a vivere del di più vero, che è il creare le condizioni perché si possa vivere bene. E allora basta a volte un amico che mi richiama, basta una preghiera a Dio Padre, basta un gesto. Non divento capace di perdonare, ma rimetto sul giusto binario quel di più vero, che il perdono, la misericordia e la carità. non vorrei che quanto detto finora fosse visto solo come un discorso fatto per i credenti, per chi ha un Dio cui rivolgersi. Sono infatti convinto che questa visione misericordiosa possa e debba valere anche al di fuori di una prospettiva di fede e debba entrare ragionevolmente anche in ambiti difficili come quello della giustizia e del mondo carcerario. E la giustizia riparativa mette tutti noi credenti e non credenti sulla strada giusta