Riprendo il pensiero finale di ieri per sviluppare ancora un poco questa idea di accoglienza e di cura. Il testo della lettera agli ebrei citato ieri diceva così: Non dimenticate l’ospitalità; alcuni, praticandola, hanno accolto degli angeli senza saperlo. Mi soffermo un attimo su questi angeli. Non sono messaggeri senza una loro forma fisica, non sono figure spirituali un poco aeree che ruotano per il cielo. Mi vien da dire che qui è troppo facile accogliere, oppure peggio ancora che qui non c’è nulla da accogliere perché tutto troppo spirituale, di cielo e poco di terra. Ogni angelo è messaggero, porta notizie. L’angelo che bussa alla porta di casa mia porta le notizie del suo mondo che io non capisco. L’angelo che arriva dentro casa mia ha un volto, ha un corpo, ha un nome e con quel nome, con quel corpo e con quel volto io devo farci i conti tutti i giorni. Gli angeli che incontro ogni giorno sono persone ben precise, a loro devo almeno un saluto, una stretta di mano e se riesco anche qualcosa di più, un gesto, un pasto,un pò di lavoro. Ogni accoglienza, ogni ospitalità mi ha lasciato in cambio un messaggio, perché gli angeli lasciano sempre un messaggio. Li riassumo così questi messaggi: non lasciarmi solo, non abbandonarmi sulla strada, non farmi sentire troppo diverso, perché io valgo come tutti gli altri. Ho incontrato angeli con le mie stesse idee e con idee diverse. Ho incontrato angeli di religione e di cultura uguali alla mia e con storie e culture diverse dalla mia, ma per tutti, finché riesco, un posto rimane. Ho incontrato angeli la cui condizione di vita era diventata oggetti di scherno e di mancanza di diritti. Anche per loro finché ne ho le forze un posto c’è sempre. Ogni incontro è diventato per me come una lettera ricevuta e letta e messe nel mio cuore. A volte il cuore non ha più spazio per ricevere le lettere, le storie dei tanti che passano. A volte vorrei chiudere il cuore, ma non lo faccio quasi mai, perché ogni chiusura è come una mancanza di accoglienza di un angelo, è come un messaggio in meno che ricevo, perché ogni angelo porta un messaggio. Per ogni angelo che passa per di qua e lascia il suo messaggio spero possa trovare sempre una porta aperta e un cuore disposto a raccogliere il suo messaggio. Un angelo che passa per di qua ha un nome e io spero di portarlo sempre nel cuore. Anche il gatto faraone si è abituato a vedere il passaggio degli angeli e se è dalla parti di casa lui è il primo che saluta. Noi qui da queste parti siamo fatti così.
E poi ci sono Angeli che accolgono Angeli ……..