parole aperte

Ci sono parole chiuse e parole aperte. È chiaro che sono io che ho più o meno inventato il termine. Ma se riesco a spiegarmi un senso ce lo troviamo. Iniziamo dalle parole chiuse. Sono tutte quelle parole che non sono dette, che rimangono chiuse nel profondo del cuore, che non trovano spazio nella mente e che non nascono alla vita perché non sono mai dette. Sono parole chiuse in quello scrigno  che è il nostro cuore. A volte rimangono chiuse per la vergogna, altre volte per la paura, o per la negligenza, per la fatica. Ci sono mille motivi per cui queste parole rimangono chiuse nel cuore. ognuno sa perché delle parole rimangono chiuse lì. Io in genere tengo chiuse tutte quelle parole che, se dette, mi costringono poi ad agire, oppure tengo chiuse quelle parole che penso facciano male all’altro, salvo poi aprire queste parole come fiumi di parole arrabbiate. Ciascuno ha i suoi buoni motivi per tenere delle parole chiuse. A volte sono segreti e rimangono lì, ed è giusto che ciascuno porti nel cuore i suoi segreti e decidere che tali parole rimarranno sempre chiuse. Esistono poi le parole aperte: quelle che nascono nel cuore, trovano spazio nella mente e che nascono alla vita perché dette all’altro. Sono quelle parole che vengono consegnate all’altro come segno di fiducia e di alleanza.  Per esempio ,un ti amo è parole che diventa aperta quando si incontra l’altro che diventa l’altra parte della tua vita. Io in genere so una cosa: quando le mie parole si aprono all’altro è come se mettessi in gioco me stesso. Aperta la parola non posso più tirarmi indietro. Ma so anche un’altra cosa: una parola aperta è una parola che apre un cammino, è una parola che chiede responsabilità, che stabilisce un patto. E allora a volte è meglio tenere parole chiuse. Conosco però una certezza: ad un certo punto le parole si devono aprire perché chiuse mi soffocano, so che iln quel momento si rimette in movimento tutta la mia vita. meglio parole aperte che parole chiuse. Ma che paura fanno le parole aperte!