parole

di | 5 Aprile 2021

Ne ho usate tante di parole in questi giorni. ho mescolato parole buone e forse a volte anche parole insensate. Ci ho messo tutta la mia buona volontà, sia per trovare parole giuste per le persone che sono venute a confessarsi, sia in tutte le riflessioni, prediche e altro ancora. Parole del triduo pasquale. Ho cercato di curarle queste parole, di metterle insieme giuste. mi sono preparato. Non so il risultato. Ma so che di parole ne ho usate tante. E allora adesso preferisco il silenzio. Ho appena finito l’ultimo libro su Charles de Foucauld che mi ha prestato un amico. Bellissimo il libro. E a proposito di tante parole, il 1 dicembre 1916, nel  giorno in cui fr Charles viene ucciso, egli sta scrivendo un’ultima lettera alla sua cugina Marie de Bondy, con la quale ha tenuto una corrispondenza costante, si parla di 700 lettere. E in questa lettera ho trovato due righe che mi hanno fatto pensare alle mie tante parole, e al mio bisogno di silenzio e di abbassamento. Queste parole sono scritte poche ore prima della sua morte come martire nel deserto dell’hoggar in Algeria. sembrano una profezia sulla sua vita. A me servono soprattutto per capire una cosa: serve abbassamento e silenzio e non tante parole, oppure meglio dire, servono parole piccole e umili. ed eccole le due righe scritte alla cugina: “il nostro annientamento è il mezzo più potente che abbiamo per unirci a  Gesù e di fare del bene alle anime. Quando si può soffrire ed amare si può molto, si può il massimo possibile in questo mondo; si sente di soffrire, non si sente sempre di amare. Ma si sa che si vorrebbe amare e voler amare è amare. Si pensa di non amare abbastanza, non si amerà mai abbastanza, ma il buon Dio che sa bene ogni cosa egli ci ama molto di più di quanto una madre possa amare il suo bambino… non bisogna mai esitare di chiedere i posti dove il piccolo, il sacrificio, la devozione sono maggiori, l’onore lo lasciamo a chi vorrà, ma il pericolo e la fatica chiediamoli sempre….” io nel triduo pasquale ho usato tante parole, ma non ho chiesto al buon Dio l’abbassamento, forse un po’ di onore grazie alle mie parole, quello sì. ma non va bene. Come vorrei imitare fr Charles che usa solo parole per amare e nell’amore mette in conto il soffrire. Come vorrei cercare la devozione, il piccolo e il sacrificio, lasciando ad altri l’onore delle parole. So che userò sempre tante parole nella mia vita, concedimi di usarle in umiltà e saggezza.

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