Partecipo per attimo ad un incontro di famiglie che si occupano di affido e di adozione. Le conosco da anni e le circostanze della giornata mi hanno concesso un attimo di presenza. Ringrazio per il lavoro che fanno. Poi una persona dice più o meno parole di questo tipo: per questi nostri ragazzi c’è bisogno di famiglie accoglienti, ma c’è bisogno anche di una giustizia nei loro confronti e queste famiglie sono impegnate a vivere accoglienza e a non dimenticarsi di parlare di una giustizia nei loro confronti. Le altre parole le perdo per la strada perché mi distraggo un attimo. Di solito mi distraggo perché non mi piacciono i discorsi, perché la mia mente vola attraverso mille pensieri. Questa volta no. I discorsi non erano discorsi, ma riflessioni profonde che meritavano di essere ascoltate e la mente era ben concentrata su quanto stava succedendo in quella sala. E allora il motivo della distrazione? Fuori dalla porta ci stava un merlo. Lo guardo saltellare qua e là. Poi vedo che raccoglie nel becco pezzi di rami e se ne va. Dopo un attimo ritorna ancora e si prende nel becco della paglia, se ne va e torna per la terza volta prende ancora dei rami nel becco e se ne va e non torna più. e lì allora le distrazioni sono partite. Un merlo in città che cerca paglia per fare o rifare un nido, casa accogliente per chi deve nascere o è già nato o deve semplicemente diventare grande dentro quel nido per poi volare via. In città ci servono nidi e case accoglienti. Ci serve qualcuno che raccoglie brandelli di vita e li tiene con sé accudendoli con amore. In città ci serve qualcuno che raccoglie pezzi di cose per trasformali in case semplici e accoglienti. Non c’è bisogno di grandi cose, c’è bisogno di cura. Come vorrei che qualcuno pratichi quella giustizia per cui offre nido-casa a chi non ne ha a Gaza, in ucraina, del Sudan, dello Yemen e via dicendo; ho letto che a Roma sono arrivati 10 bambini adottatati da 10 famiglie. Provenivano dall’inferno di Haiti. E anche nelle nostre città come non ringraziare tutti coloro che trasformano le loro case in spazi di accoglienze per i tanti ciuccioli d’uomo che non hanno casa. come vorrei una casa per me che accoglie e che mi accoglie. Grazie a quelle famiglie che ho visto ieri e a tutti coloro che accolgono cuccioli d’uomo. la parola sacra dice così: Perseverate nell’amore fraterno. Non dimenticate l’ospitalità; alcuni, praticandola, hanno accolto degli angeli senza saperlo. (lettera agli ebrei 13,1-2)