narrarare è dare senso

di | 9 Agosto 2023

A volte voglio narrare qualcosa che mi sembra possa avere un senso, ma non ho nessuno che mi ascolti. Succede a volte. per narrare non è necessario solo uno che parli, ma anche che uno ascolti. Sembra banale, ma è così. La spettacolarizzazione  degli eventi non aiuta a narrare, anzi cerca il più possibile di nascondere gli eventi, ma soprattutto il senso degli eventi, delle decisioni, dei progetti. Quindi se voglio scoprire e aiutare a cogliere il senso e il cuore della vita ho bisogno di spazi di narrazione. La spettacolarizzazione in genere rifuggi il semplice, il quotidiano, il piccolo, ha bisogno di complessità, di grandiosità, di straordinarietà. Il cuore della vita ha bisogno di altro, del piccolo appunto. La parola sacra quando vuole narrare il senso della vita, il cuore della vita chiede spazi solitari di ascolto e chiede di stare uno di fronte all’altro. Sentite questa del profeta Osea: Perciò, ecco, io la sedurrò, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore. Il profeta aveva tentato di riconquistare la sua moglie con eventi spettacolari, con regali, con gioielli, con richiami forti, ma alla fine l’unico modo che permette di parlare cuore a cuore è quello di uno spazio dove i due si possono incontrare. La televisione e i social con tutta la loro spettacolazione racconta sempre narrazioni che arrivano al cuore per via emozionale, ma che quasi mai sono vere perché in genere sono narrazioni costruite. Se voglio arrivare al cuore della vita ho bisogno anche recuperare tutta quella preziosità del dettaglio, del particolare, dell’insignificante che la grandiosità dell’evento impedisce di ritrovare. Ecco perché ho voglia a volta di narrare a qualcuno la mia vicenda, ma non sempre trovo l’interlocutore davanti a me. questo non vuol dire che sono solo, ma che a volte la vita è anche fatta così. E allora cosa faccio? mi ritiro un attimo in un luogo solo e scrivo.

2 pensieri su “narrarare è dare senso

  1. Olga Ravasio

    La parola scritta è sempre più difficile di quella orale questo perché quando si comunica con una persona fisicamente ci si preoccupa, studiando il viso di chi ci è davanti, se quanto diciamo viene davvero capito. E per questo poi aggiungiamo ulteriori dettagli, temendo di essere stati poco chiari o fraintesi, a volte perdendo la linearità del discorso. Lo scritto invece viene riletto dall’autore e anche dal lettore che ha la possibilità di rileggere o rimeditare la pagina. Grazie per quanto scrivi, la sincerità e i sentimenti che animano le tue pagine mi arrivano limpide e sono preziose.

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  2. Sabrina

    Buongiorno Don Sandro,
    Chi ti legge riesce ad ascoltare il tuo cuore, i tuoi turbamenti, la tua difficoltà e la tua speranza.
    E spesso vado a rileggere i post più belli e più ricchi di speranza perché mi fanno capire la vita, quanto é altalenante, tu parli di un senso profondo che io ricerco come l’oro nella parola di Dio che commenti, ma la cerco anche in te che sei un riferimento per molti. Si che questa tua missione é pesante e riconosco che avresti bisogno di supporto, perché la Croce é più leggera se qlc a volte ti aiuta a sorreggerla. Mi auguro che tu abbia un momento di riposo e prego per te e per chi hai di più caro. Mi raccomando oltre a pensare a tutti pensa anche a te. Buona giornata

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