mercoledì 7 dicembre

di | 7 Dicembre 2022

apocalisse 20,7-15

Quando i mille anni saranno compiuti, Satana verrà liberato dal suo carcere e uscirà per sedurre le nazioni che stanno ai quattro angoli della terra, Gog e Magòg, e radunarle per la guerra: il loro numero è come la sabbia del mare. Salirono fino alla superficie della terra e assediarono l’accampamento dei santi e la città amata. Ma un fuoco scese dal cielo e li divorò. 10E il diavolo, che li aveva sedotti, fu gettato nello stagno di fuoco e zolfo, dove sono anche la bestia e il falso profeta: saranno tormentati giorno e notte per i secoli dei secoli. E vidi un grande trono bianco e Colui che vi sedeva. Scomparvero dalla sua presenza la terra e il cielo senza lasciare traccia di sé. 12E vidi i morti, grandi e piccoli, in piedi davanti al trono. E i libri furono aperti. Fu aperto anche un altro libro, quello della vita. I morti vennero giudicati secondo le loro opere, in base a ciò che era scritto in quei libri. 13Il mare restituì i morti che esso custodiva, la Morte e gli inferi resero i morti da loro custoditi e ciascuno venne giudicato secondo le sue opere. 14Poi la Morte e gli inferi furono gettati nello stagno di fuoco. Questa è la seconda morte, lo stagno di fuoco. 15E chi non risultò scritto nel libro della vita fu gettato nello stagno di fuoco.

Commento

Apriamo un’altra scena complessa da decifrare. Compare satana, il divisore.  La liberazione di satana dal suo carcere dove era stato confinato coincide con l’organizzazione della guerra: in contrapposizione con il regno messianico di pace. Sembra che periodicamente questo regno del male si apre, si libera, ma si dice anche che è per poco. Questo poco è messo a confronto con il lungo tempo della creazione. Giovanni riprende tutta una serie di immagini del profeta Ezechiele che narrano dell’apparire del male sulla terra. Si tratta di Gog e di Magog che sono il mal assoluto. Nel testo di Ezechiele si dice anche che «Alla fine dei giorni Gog e Magog salgono a Gerusalemme e sono vinti dal Re Messia». Giovanni, dunque, riprende le immagini di Ezechiele secondo l’uso corrente al suo tempo e le applica all’evento di Cristo. Si può provare anche ad immaginare che nel testo si accenna a Gerusalemme distrutta dai romani, forse è più un accenno simbolico che storico. Si accenna al tempo del deserto, alla terra promessa, alla nuova Gerusalemme che vedremo essere la conclusione del libro. Per il momento tutto appare velato, non chiaro.

Preghiamo

Preghiamo per i genitori

2 pensieri su “mercoledì 7 dicembre

  1. Elena

    Affido la preghiera odierna per i genitori, perché difficile è il loro, il nostro ruolo. Abbiamo bisogno della preghiera per trovare le giuste parole, le giuste azioni, i comportamenti che ci permettano di crescere con i nostri figli giorno dopo giorno, età dopo età, esperienza dopo esperienza. Il Signore ci accompagni nella ricerca dell’amore più grande e ci dia forza, coraggio e pazienza e tempo.

    Rispondi
  2. srAlida

    La nuova Gerusalemme sia la nostra speranza, mi unisco alla preghiera per i genitori.

    Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.