2 Cor. 9,10-15
10 Colui che somministra il seme al seminatore e il pane per il nutrimento, somministrerà e moltiplicherà anche la vostra semente e farà crescere i frutti della vostra giustizia. 11 Così sarete ricchi per ogni generosità, la quale poi farà salire a Dio l’inno di ringraziamento per mezzo nostro. 12 Perché l’adempimento di questo servizio sacro non provvede soltanto alle necessità dei santi, ma ha anche maggior valore per i molti ringraziamenti a Dio. 13 A causa della bella prova di questo servizio essi ringrazieranno Dio per la vostra obbedienza e accettazione del vangelo di Cristo, e per la generosità della vostra comunione con loro e con tutti; 14 e pregando per voi manifesteranno il loro affetto a causa della straordinaria grazia di Dio effusa sopra di voi. 15 Grazie a Dio per questo suo ineffabile dono!
Commento
Interessante come Paolo declina il ringraziamento per la colletta che è stata fatta. A ringraziare sono prima di tutto i destinatari della colletta. Non è un atto dovuto, ma un segno di vicinanza nei confronti di tutte quelle chiese che hanno donato. A questo coro di ringraziamenti contribuiscono, con la loro attività organizzatrice, anche Paolo e i suoi collaboratori. Ma si può andare ben oltre: sembra quasi che tale ringraziamento può diventare un inno di ringraziamento, una liturgia, perché questa colletta ha il gusto di una cosa sacra per una comunità che si trova in difficoltà. Interessante è pensare che ogni gesto di carità può essere e può diventare un gesto sacro. E qui si aggiunge un ulteriore motivo di ringraziamento: Prima che ai benefattori, la riconoscenza dei cristiani bisognosi di Gerusalemme è perciò rivolta a Dio. È Lui che essi glorificano nel constatare come queste comunità cristiane credono davvero nel Vangelo di Cristo e lo mettono in pratica. La colletta è prova tangibile che queste comunità aderiscono al comando evangelico dell’amore verso il prossimo, specialmente se sofferente e bisognoso. Mi sembra che si può affermare che il lavoro di Paolo e il risultato che ottiene è in linea con il vangelo e la sua pratica.
Preghiamo
Preghiamo per tutte le nostre comunità
Il grazie, I gesti di carità diventano sacri, e gratitudine verso Dio. Riconoscere che non tutto è dovuto ma tutto è dono di Dio. Paolo è un vero collaboratore di Dio è capace di suscitare gesti sacri e affidamento a Dio nelle comunità riconoscendo il Signore in ogni persona e avvenimento. Per tutte le nostre comunità preghiamo.
Un grazie a tutti coloro che operano la carità e che diventa provvidenza divina. La sacralità del donare per le necessità di chi ha bisogno esprime anche una giustizia cercata, voluta e realizzata. Penso che tutti, con i nostri pochi o tanti mezzi, possiamo diventare provvidenza nelle mani di Dio.