Matteo 13,34-35
Disse loro un’altra parabola: “Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata”. 34Tutte queste cose Gesù disse alle folle con parabole e non parlava ad esse se non con parabole, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta:
Aprirò la mia bocca con parabole,
proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo.
Commento
Di questa parabola voglio provare a dare questa spiegazione. Il lievito nel mondo ebraico, è vero che fa fermentare la pasta, ma è giudicato elemento impuro, tanto è vero che per il pane della notte di pasqua non si deve fare uso di lievito, si parla di pani azzimi, non lievitati. Sembra quasi che Gesù per far fermentare la pasta utilizzi qualcosa che è giudicato impuro. E se ci pensiamo il gruppo dei suoi discepoli e discepole erano per la legge ebraica un gruppo non proprio purissimo. E Gesù stesso frequenta gente peccatrice e per questo motivo è come giudicato uno che va contro la legge. Forse la parabola ci sta dicendo questo: noi vorremmo un Dio puro, santo, il problema è come capire la grandezza di Dio che è la sua piccolezza; la purezza di Dio è la sua capacità di mischiarsi con ogni peccato, come il lievito con la pasta. Puro vuol dire che solo Lui è puro, vuol dire santo, diverso, la sua santità è la misericordia e la misericordia si mischia con ogni miseria. Quindi il vero senso della parabola è che Gesù accetta di mescolarsi con ciò che è peccato, non rimane separato dal peccato, ma la misericordia di Dio è il lievito che entra nel mondo e lo fa crescere.
Preghiamo
Preghiamo per Carlo
Bella questa considerazione su ciò che, da impuro, fa grandi cose. Abbiamo la speranza allora, di fare un pochino di bene anche tutti noi. Di essere utili al grande progetto di Dio anche se non siamo perfetti. E che la misericordia del Signore raccolga ogni piccola briciola di ciò che di buono e bello portiamo nel cuore per farla lievitare nel mondo.
Prego con voi per Carlo
Bello si questo esempio sulla grandezza di Dio che è la piccolezza. Ed anche la sua purezza che si mischia con il peccato… Grazie Signore perché ti fai uno di noi. Per Carlo preghiamo.