mercoledì 26 giugno

di | 25 Giugno 2024

Mc. 12,28-34

28 Allora si accostò uno degli scribi che li aveva uditi discutere, e, visto come aveva loro ben risposto, gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?». 29 Gesù rispose: «Il primo è: Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro è l’unico Signore; 30 amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. 31 E il secondo è questo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c’è altro comandamento più importante di questi». 32 Allora lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità che Egli è unico e non v’è altri all’infuori di lui; 33 amarlo con tutto il cuore, con tutta la mente e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso val più di tutti gli olocausti e i sacrifici». 34 Gesù, vedendo che aveva risposto saggiamente, gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.

Commento

Dopo le varie dispute con i farisei ora entriamo nel cuore della questione: quale è il più grande dei comandamenti. Questa domanda era una delle grandi questioni sulla quale discutevano tutti i grandi rabbini del tempo di Gesù. Questo scriba non si avvicina a Gesù come tutti gli altri che abbiamo visto in precedenza. Si avvicina a Gesù con il desiderio di capire. Nella risposta di Gesù sembra non esserci niente di nuovo, infatti i due comandanti, quello dell’amore per Dio e dell’amore per il prossimo erano già conosciuti. Ma sappiamo bene come Gesù è capace di prendere tra le mani una cosa vecchia e trasformarla in qualcosa di nuovo. La prima novità consiste nel fatto che i due comandamenti sono simili. C’è un primo e un secondo, ma non in ordine gerarchico, i due stanno sullo stesso piano. L’amore per il prossimo non è meno nobile e meno importante rispetto all’amore per Dio. Sono la stessa cosa, uno spiega l’altro.  c’è un legame profondo tra quella dimensione verticale che è l’incontro con Dio e la dimensione orizzontale che è l’incontro con l’umano. La seconda novità è che, se queste due dimensioni sono uguali, ci sono persone che nell’amore per il prossimo trovano la strada per amare Dio e altre che nell’amore per Dio trovano la strada per amare l’uomo. l’importante è tenere insieme la novità proposta da Gesù.

Preghiamo

Preghiamo per i giovani

2 pensieri su “mercoledì 26 giugno

  1. Elena

    Due soli comandamenti, non disgiunti ma complementari. Senza l’altro, uno non è completo. Due sole cose fuse nell’unico amore, Dio e il prossimo, come se stessi. E il Regno di Dio è vicino. Basta dunque così poco, eppure com’è lontano ancora per moltissimi il Regno…. Dobbiamo allora riscrivere i nostri modi di amare, Signore?
    Ti prego per i giovani e per tutte le intenzioni che portiamo nel cuore.

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  2. sr Alida

    Ascolta, Israele, ascolta Alida, il Signore Dio nostro……. con tutto il cuore, con tutta la mente, con tutta la tua forza… E il prossimo come te stessa.. Quando leggo e ascolto questa Parola subito vado ad un momento di inizio del cammino con Gesù : la prima sera, dell’entrata della mia famiglia religiosa, a compieta c’era questa Parola… Desiderare che avvenga così sopratutto, con tutto il cuore… È sempre rimasto nell’anima, mi accorgo però che è cammino da rinnovare ogni giorno, perché è con il cuore che si vive veramente… Una preghiera dice “più cuore in quelle mani”. Mi unisco alla preghiera per tutti i giovani, anche per quelli che non si ricorda dell’opportunità e dono della fede.

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