Matteo 17,22-23
Mentre si trovavano insieme in Galilea, Gesù disse loro: “Il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini 23e lo uccideranno, ma il terzo giorno risorgerà”. Ed essi furono molto rattristati.
Commento
Gesù constata la poca fede dei discepoli. Ma questo non impedisce a Lui di dichiarare il tema fondamentale della sua vita e della sua missione: quello della sua passione. Per la verità più che una dichiarazione quella che fa ai suoi discepoli, sembra essere una confidenza dolorosa. Forse in questa confidenza c’è come una richiesta di aiuto. Questa volta i discepoli, in particolare Pietro non hanno reazioni del tipo: questa cosa non ti accadrà mai. il testo dice semplicemente: ed essi furono molto rattristati. Non possono fare nulla di fronte alla confidenza fatta da Gesù, possono solo prendere atto della questione; anche perché è già al seconda volta che Gesù dichiara la sua volontà di affrontare il tema della passione e della croce. Manca un particolare: come in tutta la vicenda degli apostoli con Gesù manca la capacità di comprendere fino in fondo il senso di queste parole, soprattutto quelle della resurrezione. Forse non dobbiamo comprendere tutto, ma stare semplicemente con il Signore Gesù.
Preghiamo
Preghiamo per Denise.
No, non dobbiamo e non possiamo comprendere tutto, di Gesù così come della vita di ogni donna e di ogni uomo. A volte possiamo essere solo vicini, pur nella tristezza. E forse gli apostoli hanno capito che ciò che dice Gesù è così dolorosamente vero che a nulla servono parole di rassicurazione. E che non si può fare nulla di fronte ad affermazioni tanto grandi!
Per Denise la preghiera odierna.
Stare con il Signore in umile fiducia, aumenta Signore la mia fede… Credo veramente in quella sua missione di passione, morte e risurrezione? Saperci amati, ci aiuta in questa attesa. Preghiamo per Denise.