Mercoledì 17 maggio

di | 16 Maggio 2017

Mercoledì 17 maggio ’17 – Matteo 21,23-27                        23 Entrò nel tempio e, mentre insegnava, gli si avvicinarono i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo e dissero: «Con quale autorità fai queste cose? E chi ti ha dato questa autorità?». 24 Gesù rispose loro: «Anch’io vi farò una sola domanda. Se mi rispondete, anch’io vi dirò con quale autorità faccio questo. 25 Il battesimo di Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?». Essi discutevano fra loro dicendo: «Se diciamo: “Dal cielo”, ci risponderà: “Perché allora non gli avete creduto?”. 26 Se diciamo: “Dagli uomini”, abbiamo paura della folla, perché tutti considerano Giovanni un profeta». 27 Rispondendo a Gesù dissero: «Non lo sappiamo». Allora anch’egli disse loro: «Neanch’io vi dico con quale autorità faccio queste cose».

Commento

L’arrivo di Gesù a Gerusalemme mette in crisi un sistema, quello sacerdotale. il suo insegnamento, anche per i segni prodigiosi da Lui compiuti nel tempio stesso, provocano nei capi dei sacerdoti e negli anziani una domanda di grande portata: “Con quale autorità fai queste cose? E chi ti ha dato questa autorità?”. Possiamo discutere sul significato della parola autorità, ma penso voglia semplicemente dire: da chi ricevi autorevolezza per fare e dire tutto quello che vediamo che tu operi. La risposta di Gesù è un’altra domanda e riguarda la questione di Giovanni Battista. La questione se viene”dal cielo o dagli uomini” è estremamente imbarazzante e costringe i capi a mettersi allo scoperto. Il popolo infatti ha accolto il Battista e la sua testimonianza, mentre i capi l’hanno rifiutato, anche se non hanno dovuto esporsi, perché la morte del Battista si è consumata per mano di Erode. Per questo sono costretti a quel “non lo sappiamo”, che li chiude alla fede in Gesù, e consente a Lui di non dare risposta.  La risposta dei sacerdoti li allontana sempre più da Gesù e segna come un fossato tra loro e il messia, che porterà alla sentenza della condanna a morte.  Consoliamoci pensando che se noi siamo lontani da Lui, Lui per divina misericordia, è vicino a noi. E con la potenza del suo Spirito, ci conduce verso la Verità intera.

 Preghiamo

Preghiamo per gli adolescenti

3 pensieri su “Mercoledì 17 maggio

  1. sr Alida

    Viene dal cielo o dagli uomini? Gesù si manifesta ,e per come vive non può che venire dal cielo .. La fede mi aiuta a cogliere se un evento viene da Dio o dagli uomini …Non la curiosità o la provocazione . Tutto.ciò che è vero ,buono ,bello, non può che venire dal cielo ,da Dio . A me riconoscere e ringraziare ..
    Mentre prego per gli adolescenti e per i giovani ,prego perchè tutti abbiamo a riconoscere il vero significato della nostra vita .E ringraziarne il Creatore .

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  2. sr Rita

    L’autorevolezza è un dono che non tutti possiedono Gesù è autorevole in se stesso. Non c’è bisogno di dire da chi l’ha ricevuta. Tra autorevolezza e autorità c’è un abisso, ma dentro questo abisso in tanti cadiamo. Quando non si ha “dentro” un senso di quello che si pensa,, si dice, si fa… cadiamo nell’autoritarismo per garantirci un ruolo, uno spazio. Preghiamo per chi ha responsabilità di governo a qualsiasi livello perché abbiano il dono dell’autorevolezza e cerchino il bene comune. Preghiamo per Sr Tiziana che copie gli anni

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  3. . Elena

    Con quanta arroganza i sacerdoti chiedono a Gesù con quale autorità Egli compie tutto ciò che fa. Con quanta arroganza e presunzione anche noi ci muoviamo nelle relazioni con gli altri per finire spesso nei nostri: non lo so, non lo sappiamo, in realtà non sappiamo molte cose neanche di noi stessi e dei nostri comportamenti. Come chiederne ragione agli altri? Gesù elide sulle trappole dialettiche e mette in crisi il sistema sacerdotale, ma ancor di più quello di ciascuno di noi! Preghiamo per gli adolescenti, per sr Tiziana e per mia sorella Bruna che oggi deve essere operata.

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