1 Ed entrò di nuovo a Cafarnao dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa 2 e si radunarono tante persone, da non esserci più posto neanche davanti alla porta, ed egli annunziava loro la parola. 3 Si recarono da lui con un paralitico portato da quattro persone. 4 Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dov’egli si trovava e, fatta un’apertura, calarono il lettuccio su cui giaceva il paralitico. 5 Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: «Figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati». 6 Seduti là erano alcuni scribi che pensavano in cuor loro: 7 «Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può rimettere i peccati se non Dio solo?». 8 Ma Gesù, avendo subito conosciuto nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: «Perché pensate così nei vostri cuori? 9 Che cosa è più facile: dire al paralitico: Ti sono rimessi i peccati, o dire: Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina? 10 Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati, 11 ti ordino – disse al paralitico – alzati, prendi il tuo lettuccio e va’ a casa tua». 12 Quegli si alzò, prese il suo lettuccio e se ne andò in presenza di tutti e tutti si meravigliarono e lodavano Dio dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!».
Commento
Perdono dei peccati e guarigione. Non esiste qui quella connessione abituale che era presente in molte parti del V. Testamento e che a volte anche noi facciamo valere. Secondo il principio retributivo ad un peccato corrisponde un male e a un bene corrisponde una benedizione. Non è questa la logica del vangelo del regno che è la grande novità portata da Gesù. Tra l’altro il perdono dei peccati apre anche la disputa con i farisei, perché secondo loro solo Dio poteva perdonare i peccati. Gesù guarisce e perdona il paralitico grazie alla fede dei suoi amici, in questo modo Gesù annuncia qualcosa di nuovo: la salvezza è dono non è merito, la salvezza è grazia che è donata grazie alla spinta di una comunità, di amici che portano il malato da Gesù. La nostra fede che è consegna dell’altro a Dio, può diventare la grande occasione per la guarigione di chi è in difficoltà e malato. Un altro elemento che può spiegare questo doppio miracolo il perdono e la guarigione è la fiducia che gli amici del paralitico riponevano in Gesù. Lui è un uomo affidabile e quindi posso portare a Lui tutte le mie fatiche e le fatiche dei miei amici. Tutti si fidavano di Lui, tutti lo cecavano, tutti lo volevano incontrare. Mi viene solo una domanda: e se ‘l’inizio della fede è solo un atto di fiducia?
Preghiamo
Preghiamo per i nostri ragazzi.
È sconvolgente Gesù! È scandaloso nella purezza con la quale incontra l’uomo, l’animo umano. Noi, abituati a prendere ogni cosa con diffidenza, pronti a criticare e giudicare senza conoscere, ne siamo turbati, scandalizzati. Ma la logica di Dio, attraverso Gesù va dritta al cuore di ogni cosa, di ogni problema,
scioglie ogni dubbio, visibilmente o invisibilmente . Ed è logica di amore e misericordia, logica di perdono e di salvezza. Per credere, è importante lasciarsi abitare dalla sconvolgente logica di Dio, così lontana dalle nostre logiche. Vorrei essere abitata con pienezza da Te, Signore, per ritenere questo Tuo amore, l’unica fonte, l’unico possibile a guarire il corpo e l’anima.
Prego con voi e secondo le intenzioni che portiamo nel cuore.
La salvezza è dono è grazia, Signore aiutami a scorgere ogni giorno le opportunità di dono e di grazia, della Tua salvezza, e a narrarle agli altri per portali a Te, con l’umile consapevolezza del Tuo amore di Padre, per i nostri ragazzi e perle famiglie preghiamo, mi unisco alle intenzioni di oggi, e alle rinnovate richieste di pace di Papa Francesco.