mercoledì 15 maggio

di | 14 Maggio 2024

Mc. 6,30-44

30 Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e insegnato. 31 Ed egli disse loro: «Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un po’». Era infatti molta la folla che andava e veniva e non avevano più neanche il tempo di mangiare. 32 Allora partirono sulla barca verso un luogo solitario, in disparte. 33 Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città cominciarono ad accorrere là a piedi e li precedettero. 34 Sbarcando, vide molta folla e si commosse per loro, perché erano come pecore senza pastore, e si mise a insegnare loro molte cose. 35 Essendosi ormai fatto tardi, gli si avvicinarono i discepoli dicendo: «Questo luogo è solitario ed è ormai tardi; 36 congedali perciò, in modo che, andando per le campagne e i villaggi vicini, possano comprarsi da mangiare». 37 Ma egli rispose: «Voi stessi date loro da mangiare». Gli dissero: «Dobbiamo andar noi a comprare duecento denari di pane e dare loro da mangiare?». 38 Ma egli replicò loro: «Quanti pani avete? Andate a vedere». E accertatisi, riferirono: «Cinque pani e due pesci». 39 Allora ordinò loro di farli mettere tutti a sedere, a gruppi, sull’erba verde. 40 E sedettero tutti a gruppi e gruppetti di cento e di cinquanta. 41 Presi i cinque pani e i due pesci, levò gli occhi al cielo, pronunziò la benedizione, spezzò i pani e li dava ai discepoli perché li distribuissero; e divise i due pesci fra tutti. 42 Tutti mangiarono e si sfamarono, 43 e portarono via dodici ceste piene di pezzi di pane e anche dei pesci. 44 Quelli che avevano mangiato i pani erano cinquemila uomini.

Commento

Mi pare che in questo racconto emerge un’attenzione particolare di Gesù: quella che si sofferma sulla condizione umana. In questo caso sono due le condizioni umane messe in evidenza. La prima è la stanchezza, la seconda la fame. Visto che il vangelo di Marco riporta due racconti della moltiplicazione dei pani mi soffermo oggi sulla condizione della stanchezza. Quando leggeremo della seconda moltiplicazione di pani allora in quel caso faremo un commento adeguato. Mi sembra che il dato interessante è questo: Gesù riconosce che c’è anche bisogno del tempo del riposo. La comunità torna anche a casa per riposare. Quello che sorprende è invece il fatto che appena ci si accorge che c’è una folla che segue Gesù, egli lascia lì il  riposo e incomincia a prendersi cura della folla. La comunità cristiana va avanti anche perché ci sono persone che sono mossi dalla pietas, dalla misericordia che non va in vacanza, non stacca per pensare a sé. Quando si capisce che c’è un bisogno di cura e di salvezza, la cura cristiana stacca dal suo riposo e si attiva. Quando Gesù vede la folla arrivare non dice : scusate sono qui un attimo con i miei amici adesso riposo poi faccio qualcosa per voi. Gesù e i suoi amici misero da parte il riposo e si presero cura del dolore umano.

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2 pensieri su “mercoledì 15 maggio

  1. Elena

    Vero, Gesù si fa in quattro per tutti noi. Non riesce a riposare, neanche trova il tempo per mangiare. La Sua presenza è assidua, continua. La cura, assoluta! Noi siamo meno generosi con il nostro tempo e la nostra disponibilità , siamo presi dalle nostre vite, dalle nostre occupazioi, dalle nostre stanchezze. Vero, non siamo altro che un’umanità fragile e bisognosa di tutto. Tuttavia quante le notti al capezzale di un morente, quanti anni di vita spesi nella crescita dei figli o dalla cura ai genitori anziani ( giorni e notti), quante attività o riposo non vissuti per correre da un’amica, da un amico, da una famiglia che chiede il nostro aiuto. Noi, solo donne e uomini capaci di piccolo amore, capaci di piccole cure… Vero, noi non siamo Gesù, ma anche i nostri piccoli gesti sono importanti per chi li vive e per chi li riceve. Anche il nostro: ” Vieni e siedi qui, mangia con noi” è un gesto d’amore e di cura che ricorda la moltiplicazione dell’amore di Dio.

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  2. sr Alida

    La cura del dolore umano è importante, richiede un cuore attento,, é il cuore che detta orari e tempi, a volte questo chiede di evadere dal riposo. .. Pregando per tutti i malati, specie i più gravi, e per i famigliari.

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