mercoledì 13 febbraio

di | 12 Febbraio 2019

giobbe[1]Il Signore rispose a Giobbe di mezzo al turbine:

[2]Chi è costui che oscura il consiglio
con parole insipienti?
[3]Cingiti i fianchi come un prode,
io t’interrogherò e tu mi istruirai.
[4]Dov’eri tu quand’io ponevo le fondamenta della terra?
Dillo, se hai tanta intelligenza!
[5]Chi ha fissato le sue dimensioni, se lo sai,
o chi ha teso su di essa la misura?
[6]Dove sono fissate le sue basi
o chi ha posto la sua pietra angolare,
[7]mentre gioivano in coro le stelle del mattino
e plaudivano tutti i figli di Dio?
[8]Chi ha chiuso tra due porte il mare,
quando erompeva uscendo dal seno materno,
[9]quando lo circondavo di nubi per veste
e per fasce di caligine folta?
[10]Poi gli ho fissato un limite
e gli ho messo chiavistello e porte
[11]e ho detto: «Fin qui giungerai e non oltre
e qui s’infrangerà l’orgoglio delle tue onde».
[12]Da quando vivi, hai mai comandato al mattino
e assegnato il posto all’aurora,
[13]perché essa afferri i lembi della terra
e ne scuota i malvagi?
[14]Si trasforma come creta da sigillo
e si colora come un vestito.
[15]E’ sottratta ai malvagi la loro luce
ed è spezzato il braccio che si alza a colpire.

Commento

Ed ora alla fine del libro entra in scena il grande imputato. Colui che sembra essere l’origine del male di Giobbe, cioè Dio. Diciamo che l’autore del libro è stato grande, perché ha sempre chiamato in causa Dio, ma non l’ha mai fatto parlare, come in una lunga attesa. In questo modo l’uomo si è sentito libero di esporre tutte le sue domande, tutte le sue affermazioni. Questa è la grandezza del nostro Dio: la libertà che lascia all’uomo.  Inoltre Dio non risponde alla maniera che Giobbe e gli uomini in generale si aspettano. Dio usa un altro linguaggio e l’uomo, se vuole imparare a dialogare con Dio deve imparare il suo linguaggio, come del resto Dio conosce il linguaggio dell’uomo. E il linguaggio di Dio, lo possiamo dire così impara dalle nostre domande e ci istruisce a partire dalle nostre domande.  Dio prima di rispondere a Giobbe ascolta Giobbe e impara da Giobbe. Solo allora risponde. Ci sono voluti 37 capitoli per avere la risposta di Dio. Che cosa ha ascoltato Dio da Giobbe? E che cosa risponde Dio? Dio ricorda a Giobbe l’abisso che separa il creatore dalla creatura. Ma qui siamo ancora in una non risposta. Cosa dobbiamo fare di più? Cosa dobbiamo mettere in cantiere per capire il problema del soffrire di Giobbe? Giobbe e tutti noi abbiamo il dovere di chiedere di più e Giobbe chiederà di più fino alla visione finale.

Preghiamo

Preghiamo per la chiesa

3 pensieri su “mercoledì 13 febbraio

  1. Rita

    Cingiti i fianchi come un prode,
    io t’interrogherò e tu mi istruirai.
    L’intervento di Dio nel turbine dei vari discorsi ed emozioni è solenne. Chiede a Giobbe di prepararsi come per una battaglia. E l’interrogatorio che Dio fa a Giobbe ha un poco il senso della lotta. Come dice Don Sandro, Dio era il grande atteso. Ora che arriva parla, interroga, scuote la coscienza. Genera verità. E’ una manifestazione di chi è Dio e di chi è l’Uomo. Davanti alle domande provocatorie di Dio anche noi impariamo a pensare, a metterci una mano alla bocca. Forse il silenzio ci rende sapienti.

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  2. Anonimo

    Ed ecco che Dio parla all’uomo Giobbe. A volte questo parlare e chiedere ragioni degli uomini c’è, ma appare senza senso, vuoto, lasciato cadere in tante dissertazioni che sembrano sterili perché manca l’interlocutore. Dio appunto. Ma Dio c’è e risponde. Dio è nelle domande dell’uomo. E rimette a posto ogni nostra presunta sapienza. Ci interroga a sua volta. Lasciamo risuonare le domande di Dio nel nostro cuore e lasciamoci aperta ogni possibilità di ascolto e, forse, di comprensione.
    Una preghiera per la chiesa e per i sacerdoti.

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  3. Anonimo

    Quello che voglio credere è che Dio è attento alle nostre domande ,alla nostra vita ,e nel Suo sguardo prima o poi risponde ,se rimane in silenzio forse è da parte nostra che c’è poco ascolto ,se ci dice dei no ,è probabile che il si ci porti ad altri lidi ….che non sono il bene ….mi unisco alla preghiera per la Chiesa ,per i sacerdoti e per le intenzioni che portiamo in cuore .

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