siracide 19,19-30
20Ogni sapienza è timore del Signore
e in ogni sapienza c’è la pratica della legge
e la conoscenza della sua onnipotenza.
21Il servo che dice al padrone: «Non farò ciò che ti piace»,
anche se dopo lo fa, irrita colui che gli dà da mangiare.
22Non c’è sapienza nella conoscenza del male,
non è mai prudenza il consiglio dei peccatori.
23C’è un’astuzia che è abominevole,
c’è uno stolto cui manca la saggezza.
24Meglio uno di scarsa intelligenza ma timorato,
che uno molto intelligente ma trasgressore della legge.
25C’è un’astuzia fatta di cavilli, ma ingiusta,
c’è chi intriga per prevalere in tribunale,
ma il saggio è giusto quando giudica.
26C’è il malvagio curvo nella sua tristezza,
ma il suo intimo è pieno d’inganno;
27abbassa il volto e finge di essere sordo,
ma, quando non è osservato, avrà il sopravvento su di te.
28E se per mancanza di forza gli è impedito di peccare,
all’occasione propizia farà del male.
29Dall’aspetto si conosce l’uomo
e chi è assennato da come si presenta.
30Il vestito di un uomo, la bocca sorridente
e la sua andatura rivelano quello che è.
Commento
Timore del Signore e sapienza sono strettamente connessi tra di loro. Lo abbiamo detto più volte durante i nostri brevi commenti a siracide. L’angolatura con cui oggi prendiamo in considerazione questo legame tra sapienza e timore del signore è particolare. Possiamo dire così: cosa scegliere tra timore del Signore e intelligenza? È chiaro che uno richiama l’altro e quindi sono due elementi che stanno insieme. Ma se un uomo non raggiunge sufficiente sapienza nella vita, su che cosa può puntare per realizzare la propria vita? Rimane da scegliere il timore del Signore. Posso avere poca intelligenza ma un grande senso di Dio e questo basta. Leggendo la vita di papa Giovanni 23° si diceva di lui che non era un grande intelligente (non era vero) e che doveva essere un papa innocuo, di transizione, era solo buono e sembrava un uomo molto tradizionale. In realtà ha cambiato la chiesa e ha saputo parlare con questo mondo in maniera unica. Altro che transizione. Lui ha scelto il timore di Dio, la fiducia in Lui e la pratica quotidiana di questa fiducia. Questo è bastato per fare di lui il papa che abbiamo conosciuto e che veneriamo come santo. Questo grande senso del divino integra in maniera perfetta la nostra intelligenza e la completa. Magari non sono un grande saggio, ma chiedo con forza il dono del timore di Dio.
Preghiamo
Preghiamo per il papa che è stato ad Assisi.
Sapienza e timore di Dio. Due aspetti della maturità umana e spirituale. Avere la preoccupazione di non far male a Dio è Sapienza. Essere sapiente è capire che non è bene far male a Dio e a tutto ciò che da Lui proviene. Prego per la nostra adolescente Fernanda che questa sera ha ricevuto la Pria Comunione. Possa essere una sapiente timorata di Dio.
È interessante il modo in cui Siracide presenta il saggio e il malvagio. Penso alle persone luminose che ho incontrato nella vita, capaci di effondere e diffondere il bene più minuscolo e penetrante che arriva al cuore di ogni persona incontrata e di ogni essere….
Penso alle persone oscure che ho incontrato, capaci di offuscare e manipolare ogni volontà con un solo sguardo e con parole scelte…
Penso che il timor di Dio sia riconoscere la Luce del.nostro Creatore in ogni sua manifestazione ed accoglierla con umiltà e riconoscenza, poiché è dono divino che fa stare bene!
Prego con voi secondo le intenzioni espresse e per la pace ed i mondi possibili….
Sapienza e timor di Dio stanno insieme possiamo in esse conoscere la grandezza del Suo amore .Gesu’ cresceva in età sapienza e grazia davanti a Dio e agli uomini…vivere consapevoli ,in ascolto ,da figli ,timorati di Dio…Quando si parla di persone così come Papa Giovanni…mi sento ancora tanto lontana dai loro sublimi ideali che han cambiato il mondo..Mi unisco e prego per le intenzioni di oggi ..