Martedì 11 settembre ’19 – 1Gv 4,7-14
7 Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio: chiunque ama è stato generato da Dio e conosce Dio. 8 Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. 9 In questo si è manifestato l’amore di Dio in noi: Dio ha mandato nel mondo il suo Figlio unigenito, perché noi avessimo la vita per mezzo di lui. 10 In questo sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati. 11 Carissimi, se Dio ci ha amati così, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri. 12 Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l’amore di lui è perfetto in noi. 13 In questo si conosce che noi rimaniamo in lui ed egli in noi: egli ci ha donato il suo Spirito. 14 E noi stessi abbiamo veduto e attestiamo che il Padre ha mandato il suo Figlio come salvatore del mondo.
Commento
Eccola la grande definizione di Dio: chi è Dio, Dio è amore, è onnipotente nell’amore. Questo brano proclama una verità splendente: Dio è amore e ci chiama ad amarci gli uni gli altri. Nella Lettera il comandamento dell’amore viene a più riprese fortemente sottolineato. Una prima volta per dirci che si tratta di un precetto insieme antico e nuovo: nuovo, perché sempre sorprendente e portatore di gioia di vivere; antico, perché appartiene alla tradizione irrinunciabile che risale “al principio”. Una seconda volta per presentarci Cristo, modello di questo amore vicendevole: “Egli ha dato la sua vita per noi! Noi pure dobbiamo dare la vita per i nostri fratelli”. In questo brano, considerato a buon diritto come il vertice rivelativo della Lettera, per evidenziarne la dimensione teologica: “Dio è amore. Rivolgendosi ai lettori col consueto appellativo “carissimi”, l’autore li invita ad entrare nella logica dell’amore che ha in Dio la sua sorgente. Ma poi va oltre affermando che Dio stesso è, nella sua realtà più profonda, “agàpe”, amore. Non è, questa, una definizione filosofica, ma una costatazione. Con questa frase – che è unica nell’intera Bibbia – Giovanni riassume quanto la storia della salvezza continuamente testimonia. Dio sceglie, perdona, rimane fedele al suo popolo nonostante i tradimenti, e in Gesù Cristo si manifesta come amore che si dona e si lascia crocifiggere.
Preghiamo
Preghiamo per Elisabetta
“Se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l’amore di lui è perfetto in noi.”
Mi piace sempre molto questa affermazione che lega tutti noi all’amore perfetto , assoluto di Dio. Quanta gioia porta l’amore, ma anche quanto dolore, quanta rinuncia al sé per lasciar posto all’altro. Eppure, sull’amore si fonda la vita, cerchiamo e abbiamo bisogno di amore per tutta la vita. A volte chiudiamo la porta all’amore del Signore perché abbiamo paura di perdere noi stessi. In realtà, l’ amore viene da Dio e ci riempie la vita. Sempre, per sempre…È l’unica “cosa” capace di vincere tutto, persino la morte!
È molto bella questa pagina di Giovanni, testimonia tutto l’amore di Gesù per ognuno di noi.
Prego per Elisabetta, per chi offre la propria vita per amore e per chi non si sente amato e vive nell’oscurità.
È vero, a volte abbiamo paura a lasciarci amare da Dio, abbiamo paura di perdere noi stessi. Vorremmo avere noi l’iniziativa, mentre è Lui che ci ha amati per primo: è Lui il primero, quello che arriva sempre prima e ci aspetta dove noi abbiamo paura di andare. Riempici Signore del tuo amore che è viene sempre prima di ogni nostra paura, ansia e preoccupazione. Prego per Elisabetta
Dio è Amore ! Unica cosa certa in questa vita ,lasciandoci amare da Lui amiamo anche noi chi pone sul nostro cammino…..Ogni giorno ,Signore fa che impariamo da Te quest’arte che non ha termine ….Preghiamo .per tutte le situazioni di non amore ,e per Elisabetta.