Osea 2,18-25
18 E avverrà in quel giorno – oracolo del Signore – mi chiamerai: Marito mio, e non mi chiamerai più: Mio padrone. 19 Le toglierò dalla bocca i nomi dei Baal, che non saranno più ricordati. 20 In quel tempo farò per loro un’alleanza con le bestie della terra e gli uccelli del cielo e con i rettili del suolo; arco e spada e guerra eliminerò dal paese; e li farò riposare tranquilli. 21 Ti farò mia sposa per sempre, ti farò mia sposa nella giustizia e nel diritto, nella benevolenza e nell’amore, 22 ti fidanzerò con me nella fedeltà e tu conoscerai il Signore. 23 E avverrà in quel giorno – oracolo del Signore – io risponderò al cielo ed esso risponderà alla terra; 24 la terra risponderà con il grano, il vino nuovo e l’olio e questi risponderanno a Izreèl. 25 Io li seminerò di nuovo per me nel paese e amerò Non-amata; e a Non-mio-popolo dirò: Popolo mio, ed egli mi dirà: Mio Dio.
Commento
Nel brano di oggi viene ribadito o riconfermato il fine ultimo dell’alleanza tra Dio e l’uomo: si tratta della salvezza dell’uomo stesso. Questo è forse uno dei testi più belli, più alti e più intriganti che la sacra scrittura conosce. Teniamo presente che Osea scrive ad un popolo devastato dalla violenza e allora queste parole sono di un coraggio estremo. Mi chiamerai mio marito…. Ti farò mia sposa per sempre… ti fidanzerò con me nella fedeltà…. Immagini di una bellezza unica che raccontano non soltanto il rapporto tra Osea e sua moglie, ma tra Dio e il popolo di Israele, tra Dio e ogni uomo. Il nuovo patto di alleanza si colloca dentro una pacificazione universale (farò un’alleanza con le bestie… gli uccelli… arco e spada eliminerò…). Che grandioso sogno di Dio: l’amore, la fedeltà e la pace universale!!! Che grande desiderio dell’uomo conoscere e mettere in atto un patto simile! Il patto nunziale genera giustizia e diritto, benevolenza e amore. E la terra tornerà a produrre i suoi frutti i maniera abbondante. Dunque, le nozze ritrovate e definitive saranno un grande canto d’amore del popolo a Dio e di Dio al suo popolo; un canto di benevolenza e di soccorso per la salvezza. Il vertice di questo canto d’amore è la comunione perfetta tra Dio e l’uomo: Popolo mio e mio Dio. un sogno, un utopia che ogni tanto la nostra vita accarezza come un dono meraviglioso. È vero, forse è solo un attimo, ma vale la pena di godere di quell’attimo di pace e di comunione.
Preghiera
Oggi è la festa della madonna addolorata, preghiamo per tutte le mamme che sono nel dolore……
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.
Anna
Questo amore così forte che va al di là di tutta l’umanita ferita e mostra quanto sia grande la Sua misericordia fa commuovere.
Ci rincuora sapere che c’è Qualcuno che sa volerci così bene e sa perdonarci, sta a noi ogni giorno scoprirlo e ascoltarlo.
L’atteggiamento di Osea mi pensare all’amore vero che dona e spera e supera an che i momenti difficili amando sempre anche se è stato ferito.
Mi fa pensare all’amore di coppia ma anche a chi dona la sua vita per gli altri ai genitori agli educatori e a tutti coloro che non perdono la speranza che continano ad amare nonostante le difficoltà e le cadute.
Preghiamo per gli insegnanti per gli alunni e per i genitori che sappiano tutti vivere la scuola credendo in sè stessi e negli altri nonostante i problemi che possano incontrare, che diventi così luogo di speranza e di crescita.
Che bello sentire da Osea queste espressioni che ogni persona vorrebbe sentirsi dire e che desidera rivolgere a chi ama. Un sogno quello di Dio che accarezza spesso anche i nostri sogni. Il piccolo sogno di ogni giorno quando genitori, educatori, volontari guardano a chi hanno davanti con uno sguardo di speranza e di futuro. La tensione alla bellezza, alla pace, alla comunione è il motore che muove la vita verso il suo compimento. E’ la stessa passione con cui Gesù ha educato i suoi discepoli, le folle, ed oggi anche noi, a uno sguardo alto!
Ci aiuti Maria, fedele fino allo “stare” presso la croce del Figlio, a non lasciar morire la speranza.
Un canto di festa per l’amore ritrovato, rinsaldato e sugellato per sempre. Un canto di speranza per tutte le forme di amore che si concretizzano nel Dio dell’amore!
Una preghiera per tutti coloro che credono negli amori possibili, nonostante le tempeste ed i tradimenti che la vita e le scelte nostre e altrui ci riservano.
Un pensiero speciale e l’affidare a Maria tutte le madri…. esse conoscono il dolore…
Elena
Quanta fedeltà e quanta speranza da parte di Dio per il Suo popolo e per ogni persona, Un invito solenne a rinnovare nel quotidiano la consapevolezza del Suo amore e della sua presenza ….per ciascuno e per mè e , coscienza dell’esile risposta del mio vaso di creta ,ma contenta di essere riportata ,di nuovo ,ogni giorno alla
Fonte ad un disegno personale ,unico ,per ciascuno di noi.Che anche il mondo della scuola e del lavoro riconosca la Tua presenza. Grazie Signore !
Penso allo stare di Maria alla croce del Figlio….immagino solo, il Suo dolore,immagino il dolore di padri e di madri,di quanti soffrono nel corpo e nello spirito,nelle varie croci del mondo ,unisco la mia povera preghiera alla Sua ,la presso la croce per tutti noi.