Apocalisse 4,1-6
1 Dopo ciò ebbi una visione: una porta era aperta nel cielo. La voce che prima avevo udito parlarmi come una tromba diceva: Sali quassù, ti mostrerò le cose che devono accadere in seguito. 2 Subito fui rapito in estasi. Ed ecco, c’era un trono nel cielo, e sul trono uno stava seduto. 3 Colui che stava seduto era simile nell’aspetto a diaspro e cornalina. Un arcobaleno simile a smeraldo avvolgeva il trono. 4 Attorno al trono, poi, c’erano ventiquattro seggi e sui seggi stavano seduti ventiquattro vegliardi avvolti in candide vesti con corone d’oro sul capo. 5 Dal trono uscivano lampi, voci e tuoni; sette lampade accese ardevano davanti al trono, simbolo dei sette spiriti di Dio. 6 Davanti al trono vi era come un mare trasparente simile a cristallo.
Commento
Entriamo in un nuovo capitolo del libro dell’apocalisse. Qui le cose cambiano. Per capire bene dove stiamo andando dobbiamo tenere insieme una serie di elementi: i simboli che narrano gli eventi, gli eventi storici che sono narrati nei simboli, e le visioni. Partiamo da queste visioni. Si tratta di immagini prese dal vecchio testamento in particolare dal profeta Ezechiele e Zaccaria. Queste visioni sono 7 e quindi sono chiamate i grandi settenari dell’apocalisse. Per visione ed estasi si vuole indicare l’ingresso dentro una realtà che è lo Spirito che parla a Giovanni. Tuto sembra riportare ad una corte, con tutti gli splendori che una corte porta con sé. Ci sono tre simboli. Un trono, un libro e un agnello. Oggi vediamo il trono. È il trono delle 12 tribù di Israele chiamate a governare il mondo. Sul trono stava un vegliardo che il Signore della storia, colui che guida gli avvenimenti del mondo. Un arcobaleno è il segno della pace, dell’Alleanza. Tutte queste pietre preziose dicono la preziosità del trono e di chi sta sul trono. Ci sono 24 seggi con 24 vegliardi. Sono le 12 tribù di Israele e i 12 apostoli che formano unità tra vecchio e nuovo testamento. sono vestiti di bianco ed hanno corone d’oro in testa; il vestito bianco è strettamente legato alla resurrezione; la corona dice riconoscimento per un’impresa compiuta e l’oro è metallo legato alla divinità: si tratta quindi di personaggin autorevoli e storici, associati a Dio nel governo del mondo. Davanti stava un mare. Per gli ebrei il mare era il caos da governare. Questa visione ci offre l’idea di come anche se la storia è un mare in caos è sempre guidata dal Signore della storia. La storia è in buone mani.
Preghiamo
oggi ricordiamo san Giovanni 23° e i 60 anni dell’apertura del concilio vaticano 2, ricordiamo la chiesa
Bellissima questa visione del cielo. A volte penso e immagino come debba essere l’incontro con Dio e sento vibrare nell’anima bellezza, luce, amore e felicità piena….
Possa essere così per ogni credente. Ricordo la Chiesa tutta in questo giorno in cui si celebrano Santo Giovanni XXIII e l’apertura del concilio, ahimè ancora così lontano dalla nostra realtà di Chiesa.
La storia è comunque guidata dal Signore… Al di la’di ogni bufera, e apparenza, perché Egli non smette di amarci. Signore non lasciarci perché il mare è tanto grande la nostra barca così piccola aumenta la nostra fede… Ricordiamo Papa Giovanni, la Chiesa, i 60 del Concilio Vaticano2°. Fa che si ascolti l’appello accorato di Papa Francesco alla pace.