Ci sono delle parole che durante la giornata mi arrivano addosso come dei macigni, ce ne sono altre che arrivano come vento leggero, altre ancora che mi lasciano tranquillo, forse addirittura indifferente. Su queste parole che mi arrivano addosso proverò a fermare un poco la mia attenzione. Per qualche giorno sarà così: parole che mi vengono addosso e che si sistemano, alloggiano nel profondo del cuore. A volte quando prendono casa nel cuore è come uno sconquasso, un terremoto, un uragano. A volte si sistemano in un angolino del cuore e hanno quasi timore a far sapere che ci sono. In generale sono emozioni. Per scegliere la parola che ieri si è sistemata nel mio cuore devo starmene un attimo tranquillo, in silenzio. In un minuto trovo subito quella parola che è arrivata come uragano. La guardo un po’ e mi rendo conto che non è quella che si è sistemata nel cuore. In genere sentiamo solo e subito le parole negative e pensiamo che siano quelle le parole che hanno preso alloggio nel cuore. Ci vuole tempo e silenzio. E quindi provo ancora a sondare un poco le profondità del mio cuore ed eccola che emerge. Arriva da sola, non l’ho cercata si è presentata come una luna color diamante, come una stella remota nel cielo ed è rimasta lì nel cuore. Non mi ha provocato dolore, non è stato come un uragano. È rimasta lì, tranquilla, forse ha provocato un po’ di malinconia. E la parola è mancanza. Mancanza di una persona cara. Ho guardato il cielo e mi sono detto perché non vieni un po’ qui don Roberto. Mancanza di una certezza e mi sono detto: mannaggia sono qui ancora con le solite storie. A Rosciano ieri verso sera faceva un po’ freddo, e mi sono detto manca il caldo. Il governo è praticamente in aria: mancanza di responsabilità di fronte ad un tempo così difficile. Eppure la mancanza che sentivo nel cuore non mi ha fatto sussultare di impazienza o di rabbia. Ho accettato serenamente che siamo mancanti, che non ci sarà mai niente e nessuno che toglierà la mancanza di senso. Anche di Dio continuerò a sentire la mancanza, anzi spero di sentire sempre questa nostalgia di Dio, questa sua mancanza, così continuerò a cercarlo, sempre, ogni giorno, ogni momento. Direi che la mancanza si è messa tranquilla nel cuore e mi ha fatto capire che starà per sempre lì, perché ci sarà sempre una mancanza di qualcosa e dovrò fare in modo di convivere in maniera serena con questa mancanza, ogni giorno della mia vita.
Grazie don, all’esterno non manchiamo di nulla,bene quando mancherà qualcosa ma dentro al cuore questa parola ci sarà sempre, grazie per questo riflettere sulle parole… Il Signore mi manca sempre anche se Lui è sempre lì dentro di noi dentro di me. Benedico la nostalgia che non è malinconia ma desiderio del Bene del Buono e del Bello…
Nostalgia… Per le persone che ci mancano, per le parole che accarezzano il cuore, per il Signore a cui un giorno ci riuniremo, per l’amore che riscalda il nostro giorno…. Nostalgia di cose belle e buone, come un ricordo morbido e dolce di cose perdute o semplicemente mancanti… Di cui sentiamo un desiderio profondo, mai perduto….
Se “mancanza” è desiderio di qualcosa o di qualcuno essa è stimolo di ricerca sapendo che questo desiderio è e sarà realizzato.
Se “mancanza” è privazione di qualcosa o di qualcuno è input e stimolo di delusione, se non peggio.
Qoelet direbbe “è un correre dietro il vento?”