ma che tempi!

di | 3 Ottobre 2024

Mi ritrovo in un luogo e diciamo che faccio silenzio e ascolto i discorsi che girano nel locale. Si tratta di un locale semplice e tranquillo con alcune persone anziane. Ho detto diciamo che faccio silenzio perché in più di un’occasione intervengo anche io. Il tema di partenza è l’Atalanta, poi si arriva ai tifosi dell’atalanta per affermare che non sono come quelli di Milan e Inter e per finire si fa come una virata su un tema tradizionale di chi ha una certa età: il mondo che non va bene e i giovani che sembrano essere la causa del mondo che non va bene. A me sembrano dialoghi prestampati, infatti se incontro un altro gruppo di persone con una certa età il tema è questo e non altri. Ad un certo punto io dico: io i giovani cerco di difenderli sempre. E qui si parte per la tangente con tutto il corollario di luoghi comuni sui giovani. Allora ritorno ad intervenire e cambio un poco registro: ai giovani io voglio bene. E anche qui di fronte a questa mia risposta ecco messo in cantiere quel luogo comune che è la grande separazione tra quei giovani bravi e quelli che sono cattivi. il mio tempo nel locale è scaduto, devo uscire perchè ho altro da fare. Il gruppetto mi invita per la partita serale dell’Atalanta, declino l’invito saluto e esco. A casa mi domando perché questa fatica a credere nel mondo dei giovani. Io mi sono dato una serie di risposte. La prima è che da adulti abbiamo uno schema mentale consolidato e quindi difficile accogliere lo schema mentale di chi è giovane. Al riguardo sto facendo una bella esperienza con un gruppo di giovani, dove io mi sono come messo sulla soglia e accompagno il loro ragionamento, il loro cammino. Difficile stare sulla soglia, ma vedo che alla fine da frutto, anche se capisco la distanza tra me e loro. Si, ai giovani bisogna voler bene. Gli altri motivi li racconterò. Qualcuno di voi si chiederà in che locale sono finito per bere un caffè. Non lo dico, certo che queste frequentazioni dove la gente si incontra e narra di luoghi comuni come quelli sui giovani a me prete fa bene. il tutto nell’arco di 30 minuti.

Un pensiero su “ma che tempi!

  1. Claudia Curti

    Anche io ai giovani voglio bene perché sono la novità, il presente e il futuro, se gliene daremo l’opportunità.
    Guardando il mondo degli adulti, di cui faccio parte, mi sembra che il problema ce l’abbiamo noi adulti, chiaramente i giovani guardano noi e quindi capisco anche perché qualche giovane fa fatica a trovare la traccia. Ecco perché noi adulti abbiamo una grossa responsabilità: indicare la gioia, la bellezza e la vita bella !

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