lunedì 7 aprile

di | 6 Aprile 2025

Ger. 50,1-20

1 Ecco la parola che il SIGNORE pronunciò riguardo a Babilonia, riguardo al paese dei Caldei, per mezzo del profeta Geremia:
2 «Annunciatelo fra le nazioni, proclamatelo, issate una bandiera,
proclamatelo, non tenetelo nascosto!
Dite: “Babilonia è presa! Bel è coperto di vergogna, Merodac è infranto!
Le sue immagini sono coperte di vergogna; i suoi idoli, infranti!”
3 Infatti dal settentrione marcia contro di lei una nazione
che ne ridurrà il paese in un deserto
e non vi sarà più nessuno che abiti in lei;
uomini e bestie fuggiranno, se ne andranno.
4 In quei giorni, in quel tempo», dice il SIGNORE,
«i figli d’Israele e i figli di Giuda torneranno insieme;
cammineranno piangendo,
cercheranno il SIGNORE, il loro Dio.
5 Domanderanno qual è la via di Sion,
volgeranno le loro facce in direzione d’essa, e diranno:
“Venite, unitevi al SIGNORE con un patto eterno,
che non si dimentichi più!”
6 Il mio popolo era un gregge di pecore smarrite;
i loro pastori le avevano sviate sui monti dell’infedeltà;
esse andavano di monte in colle,
avevano dimenticato il luogo del loro riposo.
7 Tutti quelli che le trovavano, le divoravano;
i loro nemici dicevano: “Noi non siamo colpevoli,
poiché essi hanno peccato contro il SIGNORE!
Territorio di giustizia e speranza dei loro padri è il SIGNORE”.
8 Fuggite di mezzo a Babilonia, uscite dal paese dei Caldei,
siate come dei capri davanti al gregge!
9 Poiché, ecco, io suscito e faccio marciare contro Babilonia
una moltitudine di grandi nazioni dal paese del settentrione;
esse si schiereranno contro di lei e da quel lato sarà conquistata.
Le loro frecce sono come quelle di un valente arciere;
nessuna di esse ritorna a vuoto.
10 La Caldea sarà saccheggiata;
tutti quelli che la saccheggeranno saranno saziati», dice il SIGNORE.
11 «Sì, gioite, sì, esultate,
voi che avete saccheggiato la mia eredità;
sì, saltate come una giovenca che trebbia il grano,
nitrite come forti destrieri!
12 Vostra madre è tutta coperta di vergogna,
colei che vi ha partoriti, arrossisce;
ecco, essa è l’ultima delle nazioni,
un deserto, una terra arida, una solitudine.
13 A causa dell’ira del SIGNORE non sarà più abitata,
sarà una completa solitudine;
chiunque passerà presso Babilonia
rimarrà stupito, e fischierà per tutte le sue piaghe.
14 Schieratevi contro Babilonia tutto intorno, o voi tutti che tirate d’arco!
Tirate contro di lei, non risparmiate le frecce!
poiché essa ha peccato contro il SIGNORE.
15 Alzate contro di lei il grido di guerra, tutto intorno;
essa si arrende;
le sue colonne cadono,
le sue mura crollano,
perché questa è la vendetta del SIGNORE!
Vendicatevi di lei!
Comportatevi con lei come essa si è comportata!
16 Sterminate da Babilonia colui che semina
e colui che maneggia la falce al tempo della mietitura.
Per scampare alla spada micidiale
ritorni ciascuno al suo popolo,
fugga ciascuno verso il proprio paese!
17 Israele è una pecora smarrita, a cui i leoni hanno dato la caccia;
il re di Assiria, per primo, l’ha divorata;
e quest’ultimo, Nabucodonosor, re di Babilonia,
le ha frantumato le ossa».
18 Perciò così parla il SIGNORE degli eserciti, Dio d’Israele:
«Ecco, io punirò il re di Babilonia e il suo paese,
come ho punito il re di Assiria.
19 Ricondurrò Israele ai suoi pascoli;
egli pascolerà sul Carmelo e in Basan,
si sazierà sui colli di Efraim e in Galaad.
20 In quei giorni, in quel tempo», dice il SIGNORE,
«si cercherà l’iniquità d’Israele, ma essa non sarà più,
si cercheranno i peccati di Giuda, ma non si troveranno;
poiché io perdonerò a quelli che avrò lasciati come residuo.

Commento

Ormai siamo agli ultimi capitoli di questo lungo libro del profeta Geremia. Siamo alla conclusione di questo lungo racconto storico che si fa profezia e interpretazione di un tempo drammatico grazie alle parole di Geremia profeta. È vero che Babilonia è descritta come un martello che tutto distrugge, ma alla fine anche la sua potenza svanirà e sarà distrutta da qualcuno di più potente di Babilonia. Sembra che la storia non conosca tregua, non conosca pace. sembra che non ci sia nessuno che in qualche modo è capace di porre fine alla violenza. Ma forse in Geremia si intravedono come alcune parole di speranza. Al versetto 5 di questo testo infatti leggiamo: 5 Domanderanno qual è la via di Sion, volgeranno le loro facce in direzione d’essa, e diranno: “Venite, unitevi al SIGNORE con un patto eterno, che non si dimentichi più!” Il peccato di Giuda sarà dissolto. Gli israeliti cammineranno piangendo e cercando il Signore, il resto di Israele vuole camminare per tornare nella città santa, vuol tornare per ripristinare il patto di alleanza con il Signore. E Geremia si fa portavoce di questa speranza. La speranza domina le ultime parole di Geremia. E le vedremo queste ultime parole di speranza in questi ultimi capitoli del libro.

Preghiamo Preghiamo per gli ammalati

Un pensiero su “lunedì 7 aprile

  1. sr Alida

    Ricondurrò Israele ai suoi pascoli;
    egli pascolerà sul Carmelo e in Basan,
    si sazierà sui colli di Efraim e in Galaad.
    20 In quei giorni, in quel tempo»,
    «si cercherà l’iniquità d’Israele, ma essa non più,
    si cercheranno i peccati di Giuda, ma non si troveranno;
    poiché io perdonerò a quelli che avrò lasciati come residuo. Tanta speranza in questi tratti, che sia così anche ai nostri tempi, per tutti gli ammalati preghiamo.

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