Lunedì Santo – Dal Vangelo secondo Giovanni
Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Làzzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui fecero per lui una cena: Marta serviva e Làzzaro era uno dei commensali. Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell’aroma di quel profumo. Allora Giuda Iscariòta, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: «Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?». Disse questo non perché gli importasse dei poveri, ma perché era un ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro. Gesù allora disse: «Lasciala fare, perché ella lo conservi per il giorno della mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me». Intanto una grande folla di Giudei venne a sapere che egli si trovava là e accorse, non solo per Gesù, ma anche per vedere Làzzaro che egli aveva risuscitato dai morti. I capi dei sacerdoti allora decisero di uccidere anche Làzzaro, perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù.
Commento
Continuiamo a commentare i vangeli della settimana santa. Vi è come uno spreco di denaro e di profumo in questo testo. Oggi abbiamo bisogno di tutte le energie per non sprecare niente del tempo e delle possibilità per uscire da questa situazione. Ma qui il racconto di Giovanni concede lo spreco. Per noi lo spreco è quella cosa che noi produciamo senza rendercene conto, per pigrizia, poca avvedutezza, per cui sciupiamo risorse a non finire: materie prime naturali; ma allo stesso modo, con la stessa incoscienza, sprechiamo tante risorse di persone, umiliandole, discriminandole, Maria ci insegna un altro modo di essere consapevole e di possedere. I beni sono utili e utilizzabili, sempre in vista delle persone. Ecco perché qui possiamo parlare di spreco. Il bene delle persone è frutto del loro riconoscimento: riconosco che hai bisogno di casa, di salute, di istruzione, di mangiare, di socializzare, di studio, di benessere e tutto quello che concorre a soddisfare ciò, non è spreco. Nel riconoscere le persone non ci si ferma comunque ai bisogni primari e si possono mettere in luce gli aspetti più belli delle persone, permettendo ad essi di esprimersi. Maria ha riconosciuto Gesù come la persona più bella, amabile, buona e per lui è disposta a tutto. I suoi 300 grammi di profumo prezioso lei li versa su di lui, senza pensare che siano uno spreco. Lei ha cosparso Gesù di profumo con i suoi capelli che ne sono rimasti impregnati. L’effetto di questi gesti produce un aroma che si diffonde oltre i due e riempie la casa. è il profumo della carità. questa si che è da sprecare.
Preghiamo
Preghiamo per tutti i malati
Quello che si vive per amore non è mai sprecato. Grazie.
Si diffonda nel mondo il prezioso profumo della carità…che anche noi nei nostri gesti di amore sappiamo accogliere e prendersi ,mi unisco alla preghiera per tutti i malati ..Buona Settimana Santa
Non è spreco, è amore….
Tutto ciò che non contempla l’amore è uno spreco, dai piccoli ai grandi gesti. E chi non conosce l’amore non può coglierlo nei gesti di cui ama…
Prego con voi, nel silenzio della casa
e di questa settimana santa intima, e ricordo Kevin che oggi compie gli anni.
Non avevo mai pensato ai capelli, al loro restare impregnati di profumo. Grazie. Sembra un dettaglio…. ma ricorda che solo amati possiamo amare. L’amore è relazione. Amando l’altro mi riempio d’amore, donando amore mi riempio, non mi svuoto…..
grazie. Non avevo mai letto i capelli di Maria in questo modo