lunedì 20 maggio

di | 19 Maggio 2024

Mc. 7,14-23

14 Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e intendete bene: 15 non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo; sono invece le cose che escono dall’uomo a contaminarlo». 16  17 Quando entrò in una casa lontano dalla folla, i discepoli lo interrogarono sul significato di quella parabola. 18 E disse loro: «Siete anche voi così privi di intelletto? Non capite che tutto ciò che entra nell’uomo dal di fuori non può contaminarlo, 19 perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va a finire nella fogna?». Dichiarava così mondi tutti gli alimenti. 20 Quindi soggiunse: «Ciò che esce dall’uomo, questo sì contamina l’uomo. 21 Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi, 22 adultèri, cupidigie, malvagità, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. 23 Tutte queste cose cattive vengono fuori dal di dentro e contaminano l’uomo».

Commento

Riprendiamo quel dialogo – scontro che Gesù ha con i farisei circa il tema della purità. La risposta non è data direttamente ai farisei, ma alla folla perché è la folla che segue Gesù che deve comprendere il suo messaggio. Gesù parte da un’idea molto forte. L’idea di purità non attinge forza dall’esterno dell’uomo, ma dall’interno, dal suo cuore. La purezza è faccenda di anima, di spirito, di capacità di leggere la vita dentro e fuori di noi secondo le categorie del regno dei cieli che sono le categorie della verità, della giustizia, della pace e della misericordia. Un secondo aspetto interessante riguarda il fatto che Gesù in nome di una purezza non dice che si deve vivere senza una legge, una regola, ma che le regole e le leggi vanno costruite sui fondamenti del regno dei cieli.  E per finire interessante il fatto di come oggi traduciamo questa idea della purità. Lo facciamo attraverso il tema della meritocrazia.  Dividere per meritevoli e non meritevole e cercare di premiare sempre i meritevoli, mettendo in un angolo i non meritevoli. E possibilmente fare in modo che io possa sempre stare dalla parte dl meritevole. Gesù non ragiona per meriti e meritocrazia, ma per una capacità di guardare sempre l’altra persona. Un gesto che non nasce da un’intenzione buona del cuore è malvagio, ma addirittura un gesto che non nasce da un serio esame che nasce dal cuore è un gesto vuoto. Ogni gesto va ricondotto a quell’esame profondo del nostro cuore che ci dice l’intenzione profonda con cui faccio quel gesto

Preghiamo

Preghiamo per le nostre famiglie

2 pensieri su “lunedì 20 maggio

  1. sr Alida

    Leggere la nostra vita, con cuore puro cioè secondo le categorie del Regno dei cieli. .. Con quale cuore agisco, con quale intenzione?.. Anche lo sguardo per ciascuna persona, da dove viene? Per le nostre famiglie preghiamo specie per chi ha ammalati in casa, e i ragazzi e fanciulli che ricevono in questo tempo i sacramenti.

    Rispondi
  2. Elena

    La purezza è una questione seria, delicata, che davvero nasce dal cuore e coinvolge la nostra interiorità, le nostre intenzioni, i nostri desideri e quindi le nostre azioni. Non la si può banalizzare allontanando la nostra responsabilità profonda da noi stessi. Credo che Gesù ci riporti proprio al vero significato di purezza…
    Per le famiglie e per i bambini e ragazzi che si accostano ai sacramenti la preghiera condivisa.

    Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.