2 Cor. 10,12-18
12 Certo noi non abbiamo l’audacia di uguagliarci o paragonarci ad alcuni di quelli che si raccomandano da sé; ma mentre si misurano su di sé e si paragonano con se stessi, mancano di intelligenza. 13 Noi invece non ci vanteremo oltre misura, ma secondo la norma della misura che Dio ci ha assegnato, sì da poter arrivare fino a voi; 14 né ci innalziamo in maniera indebita, come se non fossimo arrivati fino a voi, perché fino a voi siamo giunti col vangelo di Cristo. 15 Né ci vantiamo indebitamente di fatiche altrui, ma abbiamo la speranza, col crescere della vostra fede, di crescere ancora nella vostra considerazione, secondo la nostra misura, 16 per evangelizzare le regioni più lontane della vostra, senza vantarci alla maniera degli altri delle cose già fatte da altri. 17 Pertanto chi si vanta, si vanti nel Signore; 18 perché non colui che si raccomanda da sé viene approvato, ma colui che il Signore raccomanda.
Commento
Questa breve sezione della lettera dedicata alla colletta mette in gioco anche un’altra questione: la credibilità di Paolo circa la parola e la predicazione. Possiamo concludere così questa questione. Paolo sente tutto il dovere e tutto il diritto di intervenire dentro la comunità. Lui è colui che porta l’annuncio di Cristo e del suo vangelo. Non porta parole sue e questo è sufficiente per dire che può intervenire nella comunità. Qui non si tratta di autoritarismo, ma di servizio dentro la chiesa. Senza cedere all’orgoglio e senza ricorrere alla prassi di raccomandare se stesso, egli è convinto di avere sia il diritto sia il dovere di dirigere la Chiesa corinzia, perché essa rientra nel campo di azione pastorale indicatogli da Dio attraverso il discernimento della Chiesa madre di Gerusalemme. Nella chiesa si può avere il diritto di intervenire con autorevolezza e non con autorità se si riconosce che si porta il Vangelo di Cristo. Tutto il resto sono autoritarismi che non portano a nulla e che dividono la comunità.
Preghiamo
Preghiamo per le nostre comunità
Di fronte a questa Parola, orientare me stessa umilmente a un servizio e cammino di Chiesa, e invitare gli altri a un servizio così. Per le nostre comunità preghiamo.