Ez. 45,1-12
Quando voi spartirete a sorte la terra, in eredità, preleverete dal territorio, in offerta al Signore, una porzione sacra, lunga venticinquemila cubiti e larga ventimila: essa sarà santa per tutta la sua estensione. 2Di essa sarà per il santuario un quadrato di cinquecento cubiti per cinquecento, con una zona libera all’intorno di cinquanta cubiti. 3In quella superficie misurerai un tratto di venticinquemila cubiti di lunghezza per diecimila di larghezza, dove sarà il santuario, il Santo dei Santi. 4Esso sarà la parte sacra del paese, sarà per i sacerdoti ministri del santuario, che si avvicinano per servire il Signore: questo luogo servirà per le loro case e come luogo sacro per il santuario. 5Uno spazio di venticinquemila cubiti di lunghezza per diecimila di larghezza sarà il possesso dei leviti che servono nel tempio, con città dove abitare. 6Come possesso poi della città assegnerete un tratto di cinquemila cubiti di larghezza per venticinquemila di lunghezza, parallelo alla parte assegnata al santuario: apparterrà a tutta la casa d’Israele. 7Al principe sarà assegnato un possesso di qua e di là della parte sacra e del territorio della città, al fianco della parte sacra offerta e al fianco del territorio della città, a occidente fino all’estremità occidentale e a oriente fino al confine orientale, per una lunghezza uguale a ognuna delle parti, dal confine occidentale fino a quello orientale. 8Questa sarà la sua terra, il suo possesso in Israele e così i miei prìncipi non opprimeranno il mio popolo, ma lasceranno la terra alla casa d’Israele, alle sue tribù. Così dice il Signore Dio: Basta, prìncipi d’Israele, basta con le violenze e le rapine! Agite secondo il diritto e la giustizia; eliminate le vostre estorsioni dal mio popolo. Oracolo del Signore Dio. Abbiate bilance giuste, efa giusta, bat giusto. 11L’ efa e il bat saranno della medesima misura, in modo che il bat e l’ efa contengano un decimo di homer ; la loro misura sarà in relazione all’ homer . 12Il siclo sarà di venti ghera : venti sicli, venticinque sicli e quindici sicli saranno la vostra mina.
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Siamo all’ultima settimana di lettura del nostro profeta Ezechiele. Lentamente andremo verso la conclusione. In questo testo una frase mi colpisce: Basta, prìncipi d’Israele, basta con le violenze e le rapine! Agite secondo il diritto e la giustizia; eliminate le vostre estorsioni dal mio popolo. Abbiate bilance giuste. Abbiate bilance giuste. Il mondo nuovo sognato da Ezechiele prevede la giustizia delle bilance che pesano in modo giusto. Bilance che non rubano terra e prodotti ai poveri. Il profeta non soltanto detta le regole del nuovo tempio, noi diremmo le regole spirituali, ma detta anche le regole della nuova economia. Il mondo nuovo non è fondato solo su dei bei riti, ma sulla giustizia sociale. Mi pare che questa indicazione è meravigliosa, unica. Un profeta che vede oltre la spiritualità, anzi che ingloba l’economia in una visione spirituale e giusta del mondo nuovo. Mai un monito è così attuale: la giustizia sociale. Tutte le misure qui descritte non sono altro che le misure delle cose giuste. Non si può prelevare più del giusto di tutti i prodotti, di tutti gli animali, di tutto quello che madre terra regala. Questa è la giustizia sociale sognata da Ezechiele. La Bibbia è anche una storia dello sviluppo dell’etica sociale ed economica.
Preghiamo
Preghiamo per Carla
Anche a me colpisce la frase- esortazione ai prìncipi di Israele su quel basta con le violenze e con le rapine. Quanto è attuale questo invito! Quante le ingiustizie e le sopraffazioni in ogni tempo e oggi così visibili, sotto gli occhi di tutti! Chi grida basta oggi? Papa Francesco, qualche uomo giusto. Profeti dei nostri tempi non ascoltati, spesso insultati e allontanati, perché la verità non sia conosciuta e perché non ci si possa fare un pensiero profondo. Dio abbia pietà di noi, costantemente allo sbaraglio…
Prego per la pace e la giustizia, per Carla ed Emanuele.