lunedì 15 luglio

di | 14 Luglio 2024

Mc 14,53-59

53 Condussero Gesù davanti al sommo sacerdote; e si riunirono tutti i capi dei sacerdoti, gli anziani e gli scribi. 54 Pietro, che lo aveva seguito da lontano, fin dentro il cortile del sommo sacerdote, stava lì seduto con le guardie e si scaldava al fuoco. 55 I capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano qualche testimonianza contro Gesù per farlo morire; ma non ne trovavano. 56 Molti deponevano il falso contro di lui; ma le testimonianze non erano concordi. 57 E alcuni si alzarono e testimoniarono falsamente contro di lui dicendo: 58 «Noi l’abbiamo udito mentre diceva: “Io distruggerò questo tempio fatto da mani d’uomo, e in tre giorni ne ricostruirò un altro, non fatto da mani d’uomo”». 59 Ma neppure così la loro testimonianza era concorde.

Commento

Molto probabile che quando inizia il processo di Gesù davanti al sommo sacerdote era l’alba del venerdì. Qui inizia il primo processo, quello religioso che spettava ai rappresentanti del sinedrio, il tribunale religioso dei farisei. Il fatto che si parli di testimoni e di ricerca di testimonianze concordi fa pensare ad un processo preparato, non improvvisato. Per condannare un uomo erano necessarie due testimonianze concordi. Ma qui sembra che non si trovi nessun accordo: le testimonianze non erano concordi. L’accusa contro Gesù riguardava la sua critica al tempio e all’istituzione del tempio. Se provata questa accusa, Gesù poteva essere condannato. Serviva poi un secondo processo di conferma, quello politico davanti al governatore che in quel periodo era Pilato. La critica di Gesù contro il tempio andava in due direzioni: contro il fatto che il tempio era un centro non tanto religioso, ma il cuore economico e politico del popolo ebraico. Gesù voleva ritrovare la centralità della presenza di Dio nel tempio. E la seconda critica era quella legata al tema dei sacrifici dentro il tempio. Soprattutto il sacrificio di espiazione.  Qui Gesù è in linea con tutti i profeti che condannano l’esercizio del tempio non più come vero culto a Dio, ma come sacrificio e come tutti  i profeti per questo verrà messo in croce.

Preghiamo

Preghiamo per la riconciliazione e la pacificazione del mondo e dell’umanità

2 pensieri su “lunedì 15 luglio

  1. Elena

    Penso alla complessità dei processi. Penso a quante inesattezze vengono pronunciate, a quante testimonianze non concordi. Penso ai tanti innocenti condannati, spesso alla morte, e prego per loro, vittime di approssimazioni, falsità e crudeltà gratuite. Il Signore Dio ci perdoni per tutti gli “errori giudiziari”, che ci allontanano dalla vera giustizia.

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  2. sr Alida

    Ritrovare la presenza di Dio nel tempio e nella nostra vita, come si poteva accusare per una cosa simile, Signore le nostre coscienze e processi spesso sono così anche oggi, per fortuna c’è la tua giustizia e misericordia. Mi unisco alla preghiera per per la pacificazione del mondo e dell’umanità.

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