lunedì 13 giugno

di | 12 Giugno 2022

Gv7,15-24

I Giudei ne erano meravigliati e dicevano: “Come mai costui conosce le Scritture, senza avere studiato?”. 16Gesù rispose loro: “La mia dottrina non è mia, ma di colui che mi ha mandato. 17Chi vuol fare la sua volontà, riconoscerà se questa dottrina viene da Dio, o se io parlo da me stesso. 18Chi parla da se stesso, cerca la propria gloria; ma chi cerca la gloria di colui che lo ha mandato è veritiero, e in lui non c’è ingiustizia. 19Non è stato forse Mosè a darvi la Legge? Eppure nessuno di voi osserva la Legge! Perché cercate di uccidermi?”. Rispose la folla: “Sei indemoniato! Chi cerca di ucciderti?”. Disse loro Gesù: “Un’opera sola ho compiuto, e tutti ne siete meravigliati. 22Per questo Mosè vi ha dato la circoncisione – non che essa venga da Mosè, ma dai patriarchi – e voi circoncidete un uomo anche di sabato. Ora, se un uomo riceve la circoncisione di sabato perché non sia trasgredita la legge di Mosè, voi vi sdegnate contro di me perché di sabato ho guarito interamente un uomo? 24Non giudicate secondo le apparenze; giudicate con giusto giudizio!”.

Commento

Il procedimento che mette in atto Gesù prevede che l’insegnamento della verità del vangelo non è dato solo da Gesù stesso, quasi che è un’opera sua. Gesù afferma che tale verità è narrata dal padre, dal figlio e dallo spirito santo in comunione tra di loro. Non è un’opera di uno solo, ma di tutti. Noi siamo quelli che ricevono questo insegnamento, questa Parola per diventare come il Figlio, nella sua stessa relazione con il Padre, col suo stesso amore verso tutti che è lo Spirito Santo. Giovanni dice che tutti siamo istruiti da Dio. L’uomo è proprio fatto per accogliere questa Parola che lo fa uomo. Ma succede che tale insegnamento non è accolgo. Il motivo per cui non è accolto tale insegnamento è che Gesù sembra che non provenga da nessuna scuola dove si insegna la legge e i profeti. Quindi quest’uomo non può essere colui che insegna la verità. Possiamo riconoscere che ha un insegnamento strano, cioè presenta una nuova immagine di legge, una nuova immagine di Dio. E ciò che sorprende leggendo il Vangelo è proprio questo: come mai quest’uomo parla così di Dio, parla così della legge e parla così dell’uomo? Da dove gli viene tutta questa sapienza? Il non riconoscimento di Gesù nasce proprio da qui.

Preghiamo

Preghiamo per gli ammalati

2 pensieri su “lunedì 13 giugno

  1. Elena

    Possiamo accettare ciò che capiamo, ma la divinità di Gesù va ben oltre: tocca le corde profonde di ogni cuore e di ogni anima. Interroga, chiede verità e discernimento, chiede giustizia, non apparenza ed esteriorità, chiede un riconoscimento che supera la legge, poiché proviene da Dio. Ed è subito scandalo. Ben venga la verità che fa scandalo,che mette a nudo le nostre ipocrisie…
    Prego per gli ammalati.

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  2. sr Alida

    Donaci Signore di credere in Te al di là di ogni segno o apparenza, di conoscerti e riconoscerti nel quotidiano, nostro vivere. Un ‘accorata preghiera per tutti i malati.

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