lunedì 10 giugno

di | 9 Giugno 2024

Mc. 10,28-31

In quel tempo, Pietro disse a Gesù: “Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito”. Gesù gli rispose: “In verità vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi a causa mia e a causa del vangelo, che non riceva già al presente cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e nel futuro la vita eterna. E molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi i primi”.

Commento

Si va a concludere quella riflessione sulla ricchezza, sul lasciare e sul seguire Gesù. Questa volta è Pietro che rimane come sgomento di fronte a tutto quello che ha detto Gesù. Infatti quell’affermazione: ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito dice la fatica di Pietro di accogliere fino in fondo il pensiero di Gesù. La condizione di vita sia dal punto di vista pratico, sia dal punto di vista spirituale di chi segue Gesù è quella descritta nel capitolo 10 che abbiamo appena letto. Lasciare, seguire e una povertà di fondo che è ricchezza di ben altro. questa è la condizione del discepolo e anche io m pongo la stessa domanda di Pietro: ma alla fine che cosa mi rimane? O forse questa affermazione di Pietro la si può tradurre anche in un semplice: spiegaci come deve essere la nostra vita se vogliamo che diventi una vera sequela. Io riassumo così: allarga una famiglia e crea comunità, produci la condivisione dei beni, e porta con te anche fatica e persecuzioni. Possiamo concludere così: l’amore di Dio passa attraverso la fraternità che nella condivisone dei beni può portare la nuova giustizia del regno dove finalmente tutti potranno essere uguali.

Preghiamo

Preghiamo per chi è solo

2 pensieri su “lunedì 10 giugno

  1. Elena

    Che cosa resta? Che senso ha? Sono domande che ci facciamo tutti, credo, rispetto alla nostra fede messa un po’ alla prova. Non è sempre possibile vedere l’invisibile, accontentarsi di ciò che le nostre scelte generano, sperare nella promessa di una futura felicità e pienezza, poiché la nostra vita è fatta di giorni, di quotidianità, di risposte al bisogno di vivere bene qui e ora. Ci viene chiesto uno sforzo in più, in quanto credenti. Ci viene chiesto di non rimanere in superficie, ma di riuscire a vedere un oltre che, se per molti può essere illusione, utopia o farneticazione, per chi crede è vita, è significato, è profondità, è amore, è pienezza…una ricchezza inesauribile di esperienze belle che attraversano il mondo del dolore, del sacrificio, dell’ impegno, della fatica per giungere alla gioia. Qui e ora. In piccole realtà di tutti i giorni, negli incontri più semplici come in quelli che richiedono maggiori attenzioni e cure. Il Regno può essere qui e ne siamo il tessuto, la trama e l’ordito, i fili di colore per un ricamo complesso e bellissimo nelle mani di Dio. Non vediamo ora il risultato, forse intuiamo solamente la bellezza di questo ricamo che vedremo a lavoro finito…
    Una preghiera per chi è solo e per chi si sente solo.

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  2. sr Alida

    Non c’ è nessuno che ha lasciato…. E non riceva… È vero fare famiglia o fraternità, o vivere per gli altri, si fa anche fatica, ma si riceve. Preghiamo per chi è solo o si sente solo.

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