luci tra la nebbia

Sono poche righe quelle che sto per scrivere, spero almeno significative. C’è nebbia qui a Marango e faccio fatica a vedere la luce. Sono qui per qualche giorno e poi me ne ritorno a casa. Insieme con i monaci e chi è presente in casa, prepariamo la veglia per la pace che si farà proprio qui a Marango. Io non ci sarò, ma interessante che siamo qui tutti a preparare questo momento di veglia, interessante che siamo qui a buttare giù idee e pensieri, a cercare brani biblici, a cercare video e segni e canti, insomma una veglia preparata in fraternità.  Il primo raggio di luce che allunga le giornate anche in mezzo alla nebbia è proprio questo: insieme si fanno le cose. Insieme, condividendo idee e pensieri, insieme dicendo che questo è cosa buona e questo invece non va bene. Certo insieme. Piccolo raggio di luce che penetra nella nebbia e che arriva fino dentro la stanza in cui insieme stiamo lavorando. Piccolo raggio di luce che allunga ancora di un poco le nostre giornate invernali.  E poi c’è un secondo raggio di luce. Il tema della giornata mondiale della pace è accattivante: intelligenza artificiale e pace. Non entro in merito alla questione, per questo basta leggere il messaggio della giornata mondiale della pace che mi sembra bel chiaro. È raggio di luce perché la chiesa ha come uno sguardo di luce  su un futuro ormai prossimo che riguarda il nostro mondo e che ci chiamerà a mettere in atto tutta la coscienza critica per fare in modo che tale strumento favoloso e micidiale non diventi l’ennesimo strumento di violenza, ma uno strumento di pace. Servirà intelligenza  non quella artificiale, ma quella umana per rendere strumento di pace una tecnica così unica come l’intelligenza artificiale. Piccolo raggio di luce perché nella giornata mondiale della pace tale questione è messa a tema proprio dalla chiesa.