ecco la seconda parte della lettera di Natale
Allora ho preso tra le mani la cometa e mi sono detto: la voglio collocare nel cielo notturno di tutto il mondo perché indichi a tutti la via per arrivare alla casa di Betlemme. Ma poi mi sono detto: nel cielo di oggi la stella cometa non si può vedere perché il cielo è pieno di luci artificiali, di satelliti che indicano le rotte dei missili che vanno a cadere sulle città e villaggi in cui c’è la guerra. Meglio lasciarla tranquilla la stella cometa. E allora prendo tra le mani il bue e l’asino e mi chiedo in quale angolo del mondo posso collocarli, sono certo che per loro un posto lo trovo. Invece difficile trovare un luogo perché noi viviamo nella cultura del merito, delle persone che hanno successo e mi sa che un asino e un bue si troverebbero a disagio, anche perché un bue e un asino non sono il simbolo del merito e del successo, ma dell’insuccesso, del demerito, dello scarto; infatti, hanno scelto la grotta di Betlemme che non è sicuramente un luogo di merito e di successo. e allora lasciamo tranquilli anche loro. E poi arrivano Maria e Giuseppe e Gesù Bambino. Mi sa che devo lasciare tranquilli anche voi. Non c’era posto quel giorno a Betlemme nella locanda e ho come il vago sospetto che non c’è posto neanche oggi in tante case di questo mondo troppo indaffarato in mille cose. Caro Gesù Bambino penso che anche per quest’anno dovete o potete trovarvi una grotta fuori dalle nostre città, dai nostri paesi. Certo non tutte le case sono così, magari da qualche parte una porta aperta la trovate, ma che fatica per una porta aperta. Caro Gesù Bambino rimango con il mio scatolone di statue del presepio che non so dove collocare. Poi mi viene un’idea. Non so se è ha senso, ma ci provo. Prendo la cometa, il bue, l’asino, Giuseppe e Maria e Gesù Bambino e comincio a fare un immaginario giro del mondo e lascio scegliere a voi dove collocarvi. Non scelgo più io, ma voi scegliete dove stare. Strana la vita e strane le vostre scelte.
Caro don Sandro, io colloco cometa, asinello, bue, Giuseppe, Maria e Gesù Bambino a casa tua perché è il primo posto che mi è venuto in mente in cui tutti loro possono stare insieme e a proprio agio.
Un posticino in una stanza ci può stare sopratutto nella stanza di ogni cuore, secondo me se prima non sta nel mio cuore, anche se trova posto in un luogo od una stanza ma manca al cuore, che seno hanno i segni che ci ricordano, vero è che egli trova sempre modo di entrarci… Grazie don per queste lettere di Natale.
Ciao Sandro.
Io li collocherei a Bergamo , alla mensa della stazione autolinee, il Posto Caldo, per portare LUCE ( maiuscolo) alla nostra umanità grigia e sfiorita dal dio (minuscolo,molto minuscolo) denaro e le sue stupefacenti dipendenze.