Oggi parto con alcune righe di una canzone di Giuni Russo. La canzone si intitola la sua figura e da quello che so io Giuni Russo ha messo in musica alcuni testi di S. Giovanni della Croce, forse questa canzone narra anche della sua sofferenza, della sua malattia. Le parole che ho scelto dalla canzone sono queste:
Stelle cadenti incrociano i pensieri
I desideri scivolano giù
Mettimi come segno sul tuo cuore
Ho bisogno di te
Sai che la sofferenza d’amore non si cura
Se non con la presenza della sua figura
Baciami con la bocca dell’amore
Raccoglimi dalla terra come un fiore
Come un bambino stanco ora voglio riposare
E lascio la mia vita a te
Tu mi conosci non puoi dubitare
Fra mille affanni non sono andata via
Rimani qui al mio fianco sfiorandomi la mano
E lascio la mia vita a te
San Giovanni della croce e, penso anche Giuni Russo, quando parlano della presenza della sua figura fanno riferimento proprio a Dio. Mi colpiscono due righe: come un bambino stanco ora voglio riposare e lascio la mia vita a te. C’è una disciplina della vita che dice di imparare a lasciare la vita nelle mani di Dio quando si è stanchi. E poi, fra mille affanni non sono andata via. Anche io tra mille affanni non voglio andare via da te mio Signore.