la gelosia arma gli uomini, è un pensiero di un economista che si chiama Antonio Genovesi, che ho trovato leggendo un testo. Per la verità il pensiero completo dice così: il grande fronte delle guerre è il commercio. Il commercio è geloso e la gelosia arma le guerre. Perché parto con questo pensiero? Ritengo che uno dei grandi motivi di tutte queste guerre è il controllo del commercio. E chi ha meno di un altro diventa geloso e vuole quello l’altro ha, salvo poi buttarlo via una volta preso. Il mercato, il commercio, il capitale dovevano portarci ad una grande felicità ed invece ci hanno portato alla grande distruzione. La società del capitale non ha ridotto la produzione e la vendita delle armi, anzi ne ha aumentato a dismisura proprio la produzione e la vendita. Io credo che noi continuiamo ad utilizzare lo strumento della forza che in alcuni casi si trasforma in violenza e guerra come strumenti per prevenire la guerra stessa. Invece oggi succede il contrario. L’aumento della forza produce più violenza, l’aumento delle armi produce guerra. Si deve incominciare a cercare un’altra strada? Io non ho il potere di cambiare niente del corso di questa storia. ho però il potere di cambiare il mio cuore. Ed il mio cuore deve imparare ad utilizzare gesti, parole, linguaggi, segni che vanno non nella direzione della forza, ma dell’incontro, non nella direzione del conflitto che non si sana mai, ma del conflitto che arriva al cuore delle ferite dell’umanità. Niente oggi sembra andare in questo direzione, tutto sembra andare per quella strada del produrre armi, del produrre male e guerre. Ho scoperto una nuova parola: loser, che significa perdente. Oggi chi vuole essere perdente? Nessuno. Oggi chi è perdente viene messo all’angolo e magari è anche deriso. Anche perché non ci si ferma di fronte a niente: per paura di essere perdente, di essere messo all’angolo. E se magari il perdente può diventare lo spazio dove intraprendere la via della pace? mettere al centro il loser, il perdente. Bella idea.
Caro Don mi è venuta in mente la meravigliosa canzone “vince chi molla” di Nicolò Fabi dove si invita a saper perdere in particolare con sé stessi accettare le cose che arrivano sapersi perdonare darci il diritto di sbagliare perdere liberarsi dalle nostre paure che poi le giriamo all’altro
Cosa si vince mollando? Il saper vivere il presente e vale più di qualsiasi cifra che puoi guadagnare con un fortunato commercio geloso, qualsiasi vittoria, vincere qualsiasi guerra, anzi ti dico che secondo me a quel punto non te né importa di vincere niente perché sei a posto così
Se mi dici cosa preferisci un milione di euro o saper mollare io non ho dubbi
Grazie