Mi chiamo acqua. mi hanno detto che sono comparsa quasi subito quando la terra era informe e deserta. Tutto era deserto, ma io, l’acqua, esistevo. Dicono anche, che uno spirito di vita, lo spirito di Dio, aleggiava su di me, sull’acqua appunto. Mi hanno detto che senza di me il mondo non poteva nascere e hanno aggiunto che, non solo non poteva nascere, ma non poteva e non può vivere. Io, l’acqua, sono convinta che quello spirito di Dio, quel soffio di vita, che girava sopra di me all’inizio della mia storia, ha dato forma a quello che inizialmente era solo caos, quel soffio di vita mi ha dato forma e vita. All’inizio del mondo Io, l’acqua, ero materia informe, grandi maremoti, o acqua stagnante, o ancora, acqua imbevibile. Ero tutti tranne che vita. Uno spirito, un soffio, mi ha dato vita e sono diventata acqua di sorgente fresca, sono diventata la pioggia che irriga la terra, sono diventata fiume, mare, lago. Lo spirito, soffio di vita, mi ha dato come un ordine, una disciplina e sono diventata neve dei ghiacciai, oppure acqua che si raccoglie alla fontana e si porta a casa per bere o per far da mangiare. Ogni tanto mi dimentico della mia origine, mi dimentico di quell’originario soffio di vita e allora, io l’acqua, torno ad essere uragano, tempesta, grandine, maremoto, oppure per ripicca decido di non cadere più dal cielo e allora tutta la terra diventa arida e secca, diventa deserta. Oggi mi rattrista una cosa: l’uomo ha deciso di non ascoltare più il soffio di vita e allora io mi sono come persa. Non ho più la vita dentro di me. l’uomo mi ha tolto il soffio di vita. e allora io, l’acqua, non so più cosa fare, mi sono confusa nelle stagioni, non mi ricordo più come si fa a diventare neve e non sono più in grado di scendere come pioggia leggera, divento uragano che distrugge, che inonda. Una sola domanda, perché l’uomo non si ricorda che io sono acqua che zampilla per tutti? Perché l’uomo non riapre i cieli e lascia che il soffio di vita possa tornare in me?
L’acqua, l’elemento perfetto, così puro e innocente da darlo quasi per scontato.
Ci ricordiamo della sua forza solo quando scorre impetuosa, ci ricordiamo della sua grazia nei fiocchi di neve tutti diversi e complementari, ci ricordiamo della sua importanza quando non c’è più e si dimentica di noi, quando la cerchiamo un mezzo all’aridità del mondo e non troviamo un goccio che ci disseta o la pioggia che fa crescere i nostri frutti.
Noi stessi siamo acqua, scorre nel corpo e nelle vene e se non ci dimenticassimo troppo spesso che é fonte della nostra vita, se ci lasciassimo scorrere da lei nelle stagioni della vita, scopriremmo che ci accompagna con la sua dolcezza e che ci aiuta a tenere sotto controllo il fuoco che arde troppo spesso nel nostro cuore. L’acqua come spirito di vita non é solo acqua che benedice e battezza, ma acqua di vita che merita di essere trattata essa stessa come una parte preziosa di noi.