il creato mio prossimo

di | 26 Agosto 2024

forse la riflessione che faccio oggi è un pò ardita, fuori dai canoni. Mi viene da pensare dopo che ho raccontato degli ampi spazi che c’è come un tema, una questione che rimane aperta, ma che per me è fondamentale: l’amore per il prossimo oggi deve essere coniugato con l’amore per il creato. ecco l’immagine strana: come esiste un amore per il prossimo, oggi deve esistere anche un amore per quel prossimo che è il creato. Le due realtà vanno insieme, camminano mano nella mano. Leggo da un testo di sorella Maria di Campello che era donna cercava l’amore del Signore e l’amore per il prossimo. “cerco la visione di Gesù sotto il velo della natura madre: il grano, la vite, gli olivi, il monte, il mare, i gigli, gli uccelli, l’agnello, la pietra, il legno, le spine: ogni creatura è come segnata dall’impronta sua … rivela quasi un raggio della sua invisibile bellezza”. È vero il creato è impronta dell’invisibile bellezza che è Dio. In lui vediamo la bellezza Dio. Ecco perché siamo chiamati ad amare il creato come cerchiamo di amare il prossimo e di amare Dio. Tutto è legato, tutto forma una cosa sola: Dio, uomo, creato. Ci viene chiesto di avere cura e rispetto degli alberi, degli animali, dei fiumi e dei mari, dei monti e della terra. Ci viene chiesto di comprendere che anche il creato è nostro prossimo e non va derubato e predato, ma amato e rispettato. Credo che la terra di Rosciano che calpesto tutti i giorni mi ha insegnato anche questa: il creato è mio prossimo e io devo rispettarlo e amarlo, me ne devo prendere cura.

2 pensieri su “il creato mio prossimo

  1. Bruna Ortobelli

    Molto bella e vera la tua riflessione sull’amore per il creato come l’impronta invisibile della bellezza di Dio. Chi osserva la natura non può non farsi domande sul nostro Creatore e sulla sua magnificenza. Anche io, da ragazza, quando cercavo Dio l’ho trovato nella bellezza e nella perfezione della natura, quindi non puoi fare a meno di amare sia Dio che la sua creazione.

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  2. Tullia

    Davvero ,prendiamoci cura di tanta bellezza e impariamo dal contadino che per prendersi cura della sua terra lo fa chinandosi su di essa. Inchiniamoci davanti al creato e al suo Creatore. Grazie don Alessandro per le tue preziose riflessioni e oggi auguri per il tuo onomastico. Un abbraccio

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